TRA PRESENTE E FUTURO
«Pronti a cercare nuove opportunità per battere la crisi»
La visione del presidente della Camera di commercio, Mauro Vitiello. Il 2025 non sarà un anno facile ma turismo, giovani e cultura possono fare la differenza

Trasformare una difficoltà in nuova opportunità di crescita. È la filosofia che sta alla base di tutti gli imprenditori. Ma, se è vero che si tratta di metodo valido per le aziende, lo può diventare anche per l’intero sistema economico varesino. Ne è convinto sostenitore Mauro Vitiello, presidente della Camera di commercio di Varese, che guardando a quanto accaduto nel 2024 e gettando lo sguardo sui prossimi mesi, con realismo afferma che «i prossimi mesi non saranno facili, dobbiamo saperlo... Registreremo sicuramente dei segni meno e delle contrazioni come già stiamo vedendo in questo secondo semestre dell’anno. Ma quello che dobbiamo fare è far sì che queste contrazioni diventino lo stimolo per esplorare vie nuove e far crescere nuovi ambiti di sviluppo per il nostro territorio». Che l’economia varesina registri segnali da considerare come dei campanelli di allarme è fuor di dubbio. «Lo spartiacque - sottolinea Vitiello - è stato il mese di giugno. Nel primo semestre abbiamo registrato numeri tutto sommato in linea con gli anni precedenti, anche se qualche diminuzione, per esempio, a livello di ordini. Nel secondo semestre, invece, i venti di crisi dell’Europa sono arrivati in maniera determinante anche da noi. Stiamo vedendo un ritorno importante della cassa integrazione e anche gli ordini raccolti sono in calo. Purtroppo dobbiamo partire da qui per affrontare i prossimi mesi e dobbiamo agire là dove invece ci sono delle opportunità».
Del resto di lampi di luce nell’economia varesina nel corso degli ultimi dodici mesi ce ne sono stati e riguardano quei settori emergenti che sono destinati a crescere. Il primo posto spetta sicuramente al turismo. «I numeri sono positivi - sottolinea il presidente della Camera di commercio varesina - ma ricordiamoci che siamo all’inizio. Abbiamo ancora ampio margine di crescita. E infatti siamo al lavoro per far si che tutti i soggetti e gli enti del settore possano essere messi in rete così da creare un sistema unico, che elabori proposte per chi viene da noi ma soprattutto strategie di sviluppo a lungo termine per il settore stesso. L’attrattività è sicuramente una carta vincente che dobbiamo giocarci al meglio». E attrattività si intreccia spesso con i grandi eventi, sportivi in primis, ma anche culturali. E non è un caso che anche il settore culturale sia uno di quelli in crescita in provincia, sia dal punto di vista dell’occupazione, sia per valore aggiunto.
Un lavoro a parte, poi, secondo Vitiello, riguarda tutto l’universo under 30 «a cui dobbiamo dare fiducia, perché il fermento c’è e ce n’è tanto. Dobbiamo riuscire a far capire ai giovani che questa è una provincia non soltanto di chi ha già fatto e creato qualcosa di suo, ma lo è anche di chi intende giocare qui il proprio futuro». Il tema è inevitabilmente legato anche alla nascita di startup sul territorio. Un punto debole per la provincia. «Io credo che su questo noi paghiamo il fatto della vicinanza con Milano - sottolinea Vitiello -. Milano è in grado di offrire tutto il supporto necessario a chi intende avviare una startup, soprattutto se legata al mondo digitale. Noi abbiamo progetti importanti in cantiere, il Mill innanzitutto. Ma dobbiamo aprire un fronte diverso, più nostro. Io credo che qui da noi siano da supportare innanzi tutto quelle startup che possano legarsi alle nostre filiere del territorio. Io sono un gran sostenitore del modello delle filiere locali e dei cluster. E noi lì possiamo giocarcela molto bene».
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