IL CASO
Provincia, il sindaco di Azzate si smarca dai partiti
Lettera aperta di Simone alla vigilia del nuovo voto per il Cal. «Il territorio chiede di essere ascoltato»

«A ormai una settimana dal voto per il CAL (Consiglio delle Autonomie Locali Ndr), ora riconvocato in presenza per giovedì 7 dicembre, ritengo giusto, e rispettoso verso i tanti sindaci che hanno deciso di darmi fiducia, un mio intervento». Così Raffaele Simone, sindaco di Azzate, in una nota diffusa oggi, mercoledì 6 dicembre.
«In questi giorni ho letto diverse ricostruzioni, prese di posizioni e analisi sul tema, e allora, una volta per tutte, sono a rimarcare che la mia è stata una candidatura civica, richiesta e sostenuta da alcuni amministratori locali ed accettata per puro spirito di servizio verso il territorio; non contro o a favore di questo o quel partito ma unicamente a favore della nostra Provincia - ha spiegato Simone -. Così come civica è l’Amministrazione che guido da maggio 2023, composta da persone, da cittadini, con diverse sensibilità politiche che hanno deciso di impegnarsi in prima persona per il proprio comune».
«Ritengo altresì evidente che, visti i numeri della votazione online, si debba fare una riflessione generale, a livello di partiti politici, sul fatto che forse un maggior coinvolgimento delle amministrazioni e degli amministratori locali sarebbe auspicabile rispetto ad accordi partitici fra segreterie, su una votazione “tecnica” come quella per il Cal così come anche su altri temi» aggiunge il primo cittadino d Azzate.
«Proprio seguendo - conclude Simone - lo spirito di servizio che mi ha portato a dare disponibilità per questa candidatura. Poco interessandomi gli equilibri e le diatribe partitiche in senso stretto, tengo prima di tutto, a ringraziare i 42 sindaci che si sono riconosciuti in questa candidatura e in seconda battuta, visto il contesto creatosi a seguito dell’annullamento della votazione tenutasi il 28 novembre, a non a fare un passo indietro, in quanto per il nostro territorio ci sono e ci sarò sempre. Ma di lato, ritirando, quantomeno ufficiosamente, la mia disponibilità, con la speranza concreta che, ad ogni livello, si presti orecchio a quelle che sono le istanze di un territorio che, evidentemente, chiede di essere ascoltato».
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