IN LOMBARDIA
Psicologo di base, ecco il progetto di legge
Presentata l’iniziativa: dalla Regione stanziamento da 12 milioni di euro

Una nuova legge regionale per istituire lo psicologo di base, figura inserita e riconosciuta a tutti gli effetti tra le cure primarie grazie a uno stanziamento regionale quantificato in 12 milioni di euro. Una risposta al forte incremento della domanda e del bisogno psicologico riscontrato nel periodo pandemico con l’obiettivo, in una prospettiva stabile e di lungo periodo, di strutturare un’offerta psicologica integrata nel Sistema Sanitario Regionale che possa essere tempestiva, appropriata e sempre più vicina ai cittadini e al territorio.
È il progetto di legge di cui sono primi firmatari la vice presidente della Commissione Sanità Simona Tironi (Forza Italia) e il consigliere regionale Niccolò Carretta (Gruppo Misto – Azione) presentato e illustrato a Palazzo Pirelli e che nelle prossime settimane sarà all’esame della Commissione Sanità presieduta da Emanuele Monti (Lega).
All’iniziativa sono intervenuti anche il presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, il Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza Riccardo Bettiga, la presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia Laura Parolin e Aurora Ramazzotti, conduttrice e creator, scelta come testimonial per il suo impegno e la sua attenzione nel promuovere la salute mentale.
«È un progetto di legge nato dalla proficua collaborazione tra maggioranza e minoranza – hanno sottolineato Simona Tironi e Niccolò Carretta – con un unico obiettivo: garantire un’efficace e tempestiva risposta al bisogno sempre più emergente del disagio mentale. La pandemia infatti ha portato alla luce un evidente stato di disagio soprattutto nelle giovani generazioni che deve essere valutato e curato per tempo per evitare che possa diventare cronico».
«Dopo la prima bocciatura dell’emendamento nella Legge di Bilancio del Governo Draghi che istituiva il “Bonus Psicologo” – ha evidenziato Tironi – abbiamo lavorato a livello regionale per garantire un supporto adeguato e per fare in modo che Regione Lombardia preveda uno stanziamento adeguato a rendere strutturale la psicologia delle cure primarie. Questo progetto di legge – ha concluso Simona Tironi – mira anche a far superare lo stigma persistente nei riguardi della cura della psiche, troppo spesso ancora oggi vista come qualcosa di cui vergognarsi e non ricondotta a un ambito di normalità. Quando riportiamo una frattura, andiamo subito dall’ortopedico senza porci retropensieri: allo stesso modo, se abbiamo male ai nostri sentimenti, dobbiamo andare dallo psicologo. Vogliamo quindi garantire a quanti lo necessitano il necessario sostegno per consentire loro di vivere in un mondo libero dallo stigma e dal disagio mentale».
I CONTENUTI DEL PROGETTO DI LEGGE
Il provvedimento introduce la figura dello “psicologo delle cure primarie”, con l’intento rendere più facile ai cittadini l’accesso all’intervento psicologico di primo livello, nell’ambito delle strutture di prossimità e in stretto coordinamento con i servizi specialistici. Lo “psicologo delle cure primarie” è pertanto una figura che opererà all’interno delle Case della Comunità in relazione ai problemi psichici dei pazienti e dei loro familiari e in stretta cooperazione con il medico e le altre figure specialistiche della sanità. Presterà il proprio servizio sia su sollecitazione del medico di base, sia su richiesta spontanea dei pazienti, e il suo compito sarà quello attivare una presa in carico tempestiva tramite un’assistenza psicologica di primo livello. Quando necessario, sarà suo compito procedere con un invio per un’ulteriore consultazione, di tipo psicologico o psichiatrico (invio a cure secondarie e terziarie).
Alla psicologia delle cure primarie vengono assegnate funzioni di prevenzione, diagnosi ed intervento precoce sulle forme di disagio psicologico all’esordio o di minore gravità, e funzioni di orientamento e accompagnamento ai servizi specialistici di secondo livello, ai servizi sociosanitari e sociali, ma anche funzioni di consulenza, valutazione e supporto psicologico in condizioni non richiedono interventi specialistici o prese in carico multidisciplinari di lungo periodo.
ALCUNI DATI STATISTICI
In Italia oggi solo il 29% della popolazione affetta da depressione maggiore accede a un trattamento entro un anno dall’esordio della patologia. Inviare i pazienti da uno psicologo entro un anno dall’insorgere del disturbo permetterebbe un intervento efficace che potrebbe evitare di portare alla prescrizione di psicofarmaci.
Un ragazzo su sette tra i 10 e i 19 anni soffre di un disturbo mentale: depressione, ansia e disturbi comportamentali sono tra le cause principali di sofferenza per questa fascia di popolazione.
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