LA RIVOLTA
Quarto binario, il comitato insorge
«Un progetto caratterizzato da gravi omissioni da parte delle autorità»

Il progetto di potenziamento ferroviario è stato approvato, ma il Comitato Rho-Parabiago ha denunciato sin da subito il piano per la costruzione del quarto binario per motivi che «danneggiano l’ambiente, un piano poco chiaro e per via delle dichiarazioni del Governo non veritiere (progetto incluso nel Pnrr come linea ad alta velocità)».
«NESSUNO SNODO IMPORTANTE»
«Tutte le autorità deputate a dare il loro parere (inclusa la stessa Rfi), hanno prima dichiarato e scritto che non era possibile dare vita al progetto, dato il contesto fortemente urbanizzato, evidenziando anche gli insostenibili impatti ambientali, e poi, inspiegabilmente, hanno approvato lo stesso progetto senza che il contesto ambientale sia cambiato. Una tratta intermedia di soli 9 chilometri che non include nessuno snodo di importanza è inspiegabilmente considerata “strategica” per il trasporto ferroviario di passeggeri e merci a livello nazionale e addirittura europeo, tanto da essere inclusa nel Pnrr tra i corridoi europei e le linee ad alta velocità (ma il progetto non prevede il passaggio di treni alta velocità). Un’opera considerata così importante da spendere ben 643milioni di euro per soli 9 km (ovvero 71 M€/km), quando il Consiglio Superiore dei lavori pubblici aveva giudicato eccessivo già il costo di 431 milioni».
«NESSUN BENEFICIO AI PASSEGGERI»
Il comitato continua: «Il tutto per non apportare alcun beneficio significativo ai passeggeri (due binari aggiuntivi non risolvono i problemi sulla linea, dovuti a frequenti guasti e mancanza di carrozze ogni giorno evidenziati dai pendolari e non certo dovuti alla mancanza di binari, ma alla mancanza di manutenzione e alla pessima gestione del servizio). Numeri come 354 espropri, 31 aree di cantiere, 700mila metri quadrati di aree verdi distrutte, barriere alte 8 metri, il tutto su soli 9 kilometri, dovrebbero far riflettere. Tutto ciò che abbiamo denunciato dal 2009 attraverso lettere a tutte le autorità, manifestazioni pacifiche, comunicati stampa e una battaglia legale non ancora conclusa, dovrebbe far riflettere».
«UN PROGETTO ILLEGITTIMO»
«E crediamo che sia interesse di tutti gli italiani sapere che 643milioni di euro verranno utilizzati per un progetto illegittimo, insostenibile a livello ambientale e caratterizzato da gravi lacune e omissioni da parte delle autorità. La delusione, lo sconforto, il senso di impotenza contro il muro e l’insensatezza delle decisioni prese dalle autorità sono enormi. Ma non ci arrendiamo e continuiamo a combattere la nostra ultima battaglia legale contro il progetto. Per principio, per giustizia, per senso civico, per rispetto verso le persone e il territorio. E perché abbiamo ragione, come dimostrato nel 2012 con l’annullamento del progetto».
A tal fine, il Comitato Rho-Parabiago rivolge un appello per la raccolta fondi a sostegno delle spese legali: «Per proseguire la nostra battaglia abbiamo bisogno di un ingente importo economico. Chiediamo un contributo a tutti i cittadini e le organizzazioni che condividono la nostra battaglia e credono ancora nella giustizia e nel rispetto del territorio».
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