L’OSPEDALE
Raddoppia il “Del Ponte”
Nasce la Chirurgia pediatrica con dodici posti

L’ospedale Del Ponte raddoppia. Ora che il trasloco dei reparti di degenza è completato si pensa a sistemare i locali del “vecchio” ospedale lasciati liberi. Per creare una sorta di day center, cioè di ospedale bis per i pazienti esterni, ma anche per aprire nuove degenze finora inesistenti.
Nell’edificio dove si continuerà a nascere e dove vi è l’Ostetricia con attrezzate sale parto, sono in fase di decollo lavori di muratura e impiantistica per rendere più accoglienti gli spazi. Per ristrutturare, sistemare, verniciare, sostituire, in una parola ammodernare l’ospedale che sorge accanto alla nuova struttura.
Si programmano le aperture future, come la degenza della Neuropsichiatria infantile (a fine aprile), mentre in tarda primavera-inizio estate si avvieranno il Pronto soccorso pediatrico vero e proprio (mentre adesso vi è solo un punto di primo intervento) e la Terapia intensiva pediatrica.
Quest’ultima è collegata all’avvio della Chirurgia pediatrica, con l’arrivo un paio di mesi fa del dottor Valerio Gentilino che è già stato affiancato da altri due chirurghi pediatrici.
«Altri tre chirurghi sono in arrivo con il nuovo concorso - dice il direttore generale dell’Asst Sette Laghi, Callisto Bravi - , mentre sempre grazie a una maxiselezione con oltre ottanta candidati, a fine mese, si assumeranno i neuropsichiatri che andranno a rinforzare il servizio già attivo e consentiranno di aprire per la prima volta a Varese il reparto di degenza vera e propria».
Al Del Ponte, inoltre, il responsabile dell’Anestesia e Rianimazione, Andrea Ambrosoli e la sua équipe lavora in tandem con tutti i chirurghi dell’ospedale della mamma e del bambino e da poco con la chirurgia pediatrica vera e propria che è destinata a crescere.
«Nel padiglione Beretta Molla creeremo infatti dodici posti letto di chirurgia pediatrica», spiega Bravi.
Inoltre negli spazi del vecchio ospedale, proprio in questi giorni, «come in un puzzle un po’ complicato», si stanno completando traslochi e nuovi progetti. Saranno creati, per esempio, studi medici, sale riunioni ma anche ampliati gli spazi per i pazienti del day hospital oncoematologico. E poi spazi per il day hospital pediatrico, un nuovo ampio spazi poliambulatoriale dove un tempo vi era la terapia intensiva neonatale e, probabilmente al posto della radiologia, nuovi spazi per la procreazione medico-assistita.
«Non abbiamo ancora deciso tutti i traslochi, i trasferimenti e non abbiamo ancora assegnato tutti gli spazi per l’attivazione dei nuovi servizi - spiega Bravi -, cerchiamo di ottimizzare gli spazi disponibili per offrire un servizio sanitario che a fronte di una qualità assistenziale sempre alta, sia anche confortevole dal punto di vista dell’accoglienza».
Nelle delibere firmate dal direttore generale dell’Asst Sette Laghi, i due padiglioni, Leonardo (il vecchio ospedale) e Michelangelo, la nuova costruzione inaugurata lo scorso 8 maggio, vengono citati già con i nomi dei vincitori del sondaggio condotto dalla Prealpina in accordo con Regione, Asst e Ats Insubria.
Il risultato decretato è il seguente: a Ferruccio Modena, esponente della Croce Rossa Italiana, comitato di Varese, sarà intitolato il padiglione Michelangelo e a Gianna Beretta Molla, pediatra divenuta santa, sarà dedicato il “vecchio” ospedale.
«A breve organizzeremo l’intitolazione formale con una cerimonia - dice il top manager della sanità varesina - alla quale vorremmo partecipassero gli eredi sia di Ferruccio Modena sia di Gianna Beretta Molla».
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