IL CONVEGNO
Radon, in Lombardia 900 morti l’anno
In Italia il gas radioattivo causa il dieci per cento dei decessi per cancro ai polmoni. L’evento all’Università dell’Insubria di Varese

Il radon è un gas nobile radioattivo naturale. È invisibile, inodore, incolore e insapore ed è prodotto dal decadimento di elementi radioattivi che si trovano nel suolo, nell’acqua e nei materiali da costruzione. Il maggior contributo alla concentrazione di radon negli ambienti chiusi (indoor) proviene dal suolo dal quale penetra all’interno degli edifici. Poiché è un gas, il radon in ambienti chiusi si concentra soprattutto quando la ventilazione degli edifici non è sufficiente. Se inalato il radon può dare origine a processi di cancerogenesi.
IN LOMBARDIA 900 MORTI L’ANNO
Sono 3200 morti l’anno per radon in Italia, pari quasi alle morti per incidenti stradali e di queste morti, ben 900 l’anno sono in Lombardia. In Europa, ogni anno, per il radon perdono la vita ben 20mila persone. In Italia, il radon, genera il dieci per cento dei decessi per cancro ai polmoni. Sono numeri importanti che invitano a una profonda riflessione.
UNA LEGGE REGIONALE PER LA TUTELA DAL RISCHIO RADON
Se ne sta parlando questa mattina, giovedì all’università dell’Insubria con alcuni esperti, tra cui Federica Ravasi, vice presidente dell’ordine dei Geologi della Lombardia che afferma: «L’Ente, Regione Lombardia, già dal 2011 con l’adozione delle linee guida per la prevenzione delle esposizioni al gas radon in ambienti indoor ha espresso la volontà e preoccupazione per la tutela della salute del cittadino invitando così i Comuni lombardi all’inserimento nei Regolamenti Edilizi Comunali di specifiche norme tecniche in materia di tutela dal rischio radon rendendolo poi obbligatorio nel 2022 con legge regionale. Dunque la Regione Lombardia ha proprio recentemente approvato una legge specifica in materia. Purtroppo è una rara eccezione sul territorio nazionale. Ad oggi il geologo è praticamente escluso dal Piano Nazionale Radon».
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