UNA STAGIONE CRIMINALE
Rapine in serie, via al processo Vasi
Dopo diversi rinvii ieri il primo atto con l’ammissione delle prove. Alla sbarra dieci persone

E finalmente, dopo diverse false partenze a causa di problemi legati alle notifiche e al pensionamento di un giudice, il processo per rapine ed estorsioni alla cosiddetta “banda Vasi”, guidata anni fa da Filadelfio Vasi, difeso dall’avvocato Matteo Pelli, è riuscito a partire.
Mercoledì 28 novembre, davanti al Tribunale in composizione collegiale presieduto da Orazio Muscato (a latere Valentina Maderna e Stefano Colombo), il primo atto, senza alcun problema di notifica e con l’ammissione delle prove. I testimoni, tra quelli richiesti dalla pubblica accusa e quelli richiesti dalle difese, saranno una trentina, e il dibattimento inizierà il prossimo 28 marzo, con l’esame degli investigatori che chiusero una vera e propria stagione criminale in provincia di Varese nell’ormai lontano ottobre del 2011. Visto che da allora sono passati più di sette anni e che non è stato possibile fissare la prossima udienza se non tra quattro mesi, già ora si può pensare che gli interrogatori di alcuni testimoni saranno alla fine sostituiti dall’acquisizione delle rispettive “sit”, le sommarie informazioni testimoniali raccolte all’epoca.
Gli imputati sono dieci e le accuse a loro carico sono articolate in quindici “capitoli” (si tratta soprattutto di rapine ed estorsioni, come detto, compiute in Italia e in Canton Ticino tra il 2010 e il 2012). L’imputato Vasi, il più importante, 41 anni, è un ex ultrà già recluso per altre condanne definitive (fine pena dopo il 2020). E nei sedici capi d’imputazione del processo c’è un po’ di tutto e anche quel racconto di una stagione criminale di cui si diceva, chiuso il 5 ottobre 2011 con l’arresto di Vasi: quel giorno la polizia lo bloccò mentre si preparava a rapinare un gioielliere di Arona con tre complici. Una stagione che ebbe un suo ultimo momento di “gloria criminale” un anno dopo, nel 2012, quando Vasi fu al centro di uno spettacolare tentativo di evasione dal Tribunale di Varese, sventato dalle forze dell’ordine.
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