L’ESPLOSIONE
Inferno in via Brianza: Saverio è gravissimo
Il capofamiglia ha ustioni sul 98% del corpo, la moglie sul 75, fuori pericolo i figli. Intanto la palazzina continua a crollare per gli assestamenti e le cause restano un mistero

Alessandro Saverio Sidella è ricoverato in condizioni disperate all’ospedale di Niguarda di Milano. Più che le ferite provocate dell’esplosione che sabato mattina ha sbriciolato la palazzina al civico 24 di via Brianza, a preoccupare i medici sono le gravissime ustioni che ha riportato sul 98% della superficie corporea. Alessandro, militare di professione, ha 45 anni, un cuore forte e un fisico allenato. Ora è in coma, non sente nulla. La speranza dei medici è che le sue condizioni possano stabilizzarsi, per il momento non si può fare altro che pregare.
Meno gravi le condizioni della moglie Cristina Segreto, 51 anni, che pure ha riportato ustioni sul 75% del corpo. Anche lei è ricoverata a Niguarda, ma sul suo conto i medici sono più ottimisti. Per lei il decorso sarà lungo, ma se non sopravverranno complicazioni dovrebbe farcela. Fuori pericolo invece i due bambini, Ares di 9 anni ed Ervin di 7: sabato Ervin, il più grave dei due, era stato portato al centro Grandi ustionati di Torino. Ieri stava un po’ meglio, oggi probabilmente sarà trasferito a Milano, vicino a tutta la famiglia. Già dimesso invece Davide Pedersini, 32 anni, l’unico residente nell’appartamento sopra quello dei Sidella. Lunedì 2 il ragazzo è tornato in via Brianza con un paio di stampelle e un piede ingessato: «Sì, sono io quello che era là sotto». Là sotto è il pavimento dell’appartamento del secondo piano, quello dove abitava un’altra famiglia di quattro persone miracolosamente uscita incolume dal disastro che sabato mattina alle 7.20 si è abbattuto su Rescaldina. È stato un attimo, e un’intera ala della palazzina costruita nel 2008 si è sbriciolata crollando al suolo. Di sicuro l’esplosione è avvenuta al piano terra, nell’appartamento dove abitavano in affitto i Sidella. Praticamente certo anche che lo scoppio sia avvenuto in cucina: le fiamme hanno avvolto l’uomo, che si trovava vicino ai fornelli. Poi l’appartamento è esploso e i muri portanti sono andati in pezzi, facendo collassare i due piani superiori.
Ieri la palazzina non aveva ancora smesso di crollare. Dalla mattina di sabato su disposizione della Procura di Busto Arsizio l’intera area è stata posta sotto sequestro e 27 famiglie hanno dovuto cercarsi un’altra casa: sia per evitare episodi di sciacallaggio (negli appartamenti abbandonati in tutta fretta sono rimasti anche gli oggetti di valore), sia per evitare che qualcuno si faccia male avventurandosi tra le macerie, l’edificio è presidiato giorno e notte dalle forze dell’ordine e dai vigili del fuoco, che non lasciano avvicinare nessuno. Negli ultimi due giorni l’edificio ha continuato ad assestarsi, solo tra qualche giorno i vigili del fuoco potranno mettersi a scavare in cerca delle cause dell’esplosione, che restano un mistero.
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