L’INDAGINE
Rho, spaccio tra minorenni: due arresti e 13 denunce
Sequestrati un chilo e mezzo di droga e 4.000 euro in contanti

Si chiama “Easy Money l’operazione della polizia locale di Rho, coordinata dalla procura della Repubblica al tribunale per i minorenni di Milano e svolta in collaborazione con i comandi di Polizia locale di Parabiago e Canegrate, che ha portato alle denuncia in stato di libertà di 13 persone e all’arresto in flagranza di altre due. Per la precisione sono nove ragazzi di età compresa tra i 14 e i 17 anni e sei maggiorenni tra i 19 e i 39 anni.
LO SMANTELLAMENTO
Gli agenti hanno smantellato un giro di spaccio di hashish tra minori che ha coinvolto i territori di Rho, Nerviano, Parabiago, Canegrate, Arluno e Lainate. Il nome dell’operazione deriva dai numerosi messaggi e fotografie rinvenuti sui telefoni degli indagati dai quali si è dedotto che gli stessi, pur di fare una “bella vita” avevano deciso di fare “soldi facili” attraverso l’attività illecita di spaccio. Sono state trovate fotografie dove gli stessi si immortalavano in discoteca con bottiglie di Dom Perignon e portafogli pieni di euro.
LE INDAGINI
Le indagini, che partono da Rho e sono state condotte dal commissario Stefano Palmeri, presero il via all’inizio del mese di novembre del 2021, più precisamente quando una pattuglia del nucleo radiomobile della polizia locale di Rho intervenne al parco adiacente la scuola media di via Pomè e l’istituto superiore “Olivetti”, a seguito di un’accesa discussione in corso tra un ragazzo e una ragazza (risultati poi essere fidanzati). Gli agenti scoprirono sin da subito che alla base del diverbio non vi erano questioni sentimentali bensì un problema legato alle sostanze stupefacenti. Pertanto, effettuarono un controllo più approfondito nell’ambito del quale il ragazzo, di appena 16 anni, consegnò poi spontaneamente una modica quantità di hashish.
LO SPACCIO
Ispezionando il telefono del giovane, residente a Nerviano, si scoprì che era uno spacciatore (e nei traffici era coinvolta anche la ragazza) e che in casa aveva della marijuana. Da lì vennero individuati altri clienti, tutti minorenni. Nei confronti dei soggetti individuati quali fornitori o comunque quali soggetti dediti all’attività di spaccio di stupefacenti venne richiesta al Pubblico ministero l’emissione di decreti di perquisizione, prontamente emessi nei confronti di altri quattro minori, residenti tutti a Nerviano.
Le relative perquisizioni, nell’ambito delle quali furono ispezionati anche i telefoni cellulari, diedero tutte esito positivo e gli interessati vennero anch'essi indagati in stato di libertà per il reato di spaccio in concorso. Si risalì poi ad un altro minore residente a Parabiago, che riforniva i clienti anche con quantità da mezzo chilo di droga. Una perquisizione consentì di rinvenire un etto di Hashish oltre che 400 euro in contanti.
L’ATTIVITÀ ABUSIVA
Il giovane parabiaghese veniva rifornito da un ragazzo maggiorenne di 21 anni e di nazionalità marocchina, domiciliato a Canegrate dove aveva avviato abusivamente l’attività di parrucchiere, che fu poi trovato con un kg di hashish e arrestato con destinazione al carcere di Busto Arsizio. Dal telefono del minorenne di Parabiago è emerso che lo stesso spacciava in concorso con altro amico sempre della Città della calzatura. Il secondo riforniva il primo di mezzo kg di hashish ogni 15 giorni e il primo si preoccupava di smerciarlo al dettaglio. I proventi venivano poi divisi tra i due.
Nei guai c'è anche un 14enne di Lainate che vendeva le sue mercanzie ad una scuola di Arese. Quest'ultimo acquistava da due maggiorenni di Rho e Pogliano milanese. Nell’ambito dell’operazione sono poi emerse responsabilità penali a carico di altri quattro soggetti maggiorenni, residenti nei comuni di Canegrate e Parabiago, nei confronti dei quali la procura di Milano ha emesso altrettanti decreti di perquisizione: ora sono indagati in stato di libertà per il reato di spaccio di stupefacenti.
L’AGGRAVANTE
Per tutti è stata contestata l’aggravante della cessione di stupefacenti a minorenni e a due giovanissimi è stata contestata l’ulteriore aggravante di aver ceduto stupefacenti all’interno della scuola. Sono stati sequestrati circa 1,5 kg di hashish e circa 4000 euro in denaro contante provento dell’attività illecita; sono stati esaminati decine di telefoni cellulari e sono state analizzate migliaia di conversazioni sulle chat di Whatsapp, Telegram, Instagram, Messenger e Wickr me. Sono stati identificati quali acquirenti degli indagati, circa 30 ragazzi che verranno segnalati ora alla prefettura come consumatori.
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