CULTURA CHE RINASCE
Luino sogna la riapertura dell’ex cinema
Cordata di imprenditori punta a far rinascere il Pellegrini: il Comune tifa per loro. E a Tradate via al cantiere per la ristrutturazione del teatro Paolo Grassi

Si torna a parlare dell’ex salone e cinema parrocchiale Pellegrini. Si tratta di un edificio ormai in stato di abbandono e di proprietà della Curia che dovrebbe spendere molti soldi per sistemarlo. L’inverno scorso è arrivata una proposta, a mezza voce, da parte di un consigliere comunale di maggioranza, Marco Rossi: donarlo al Comune per riportarlo all’antico splendore. La proposta ha fatto molto discutere nei mesi scorsi e ora, a distanza di quasi un anno, alcuni imprenditori accarezzano nuovamente l’idea, ma con una serie di condizioni.
Il progetto è ambizioso, la storia del sito è affascinante e nei giorni scorsi gli interessati hanno fatto un sopralluogo all’esterno, lungo la via che porta alla scalinata del vecchio salone. L’obiettivo è il potenziamento dell’offerta culturale locale. «Possibile - si chiedono - che la città di Piero Chiara e Vittorio Sereni non riesca a far decollare iniziative culturali di spessore perché manca un riferimento anche fisico, una “casa della cultura”?».
Facile intuire che la cordata di imprenditori chiederà incontri prima alla Curia - sempre che desideri vendere - e poi all’amministrazione comunale per capire se è possibile operare una riqualificazione più grande dell’area. «Riportare ad antichi splendori il Pellegrini rimane un mio sogno - dice il sindaco Andrea Pellicini - In questo modo nel centro storico di Luino avrebbe sede un punto d’incontro per lo spettacolo, la cultura, riqualificando una parte importante del nostro territorio».
GRASSI, SI PARTE
Se Luino sogna, Tradate è già molto più avanti nel suo progetto. Riaprirà lo storico cinema tradatese.
Per rilanciare il “Paolo Grassi” è stato redatto un progetto spedito in Regione e al quale è stata allegata una richiesta di finanziamento. Richiesta accettata, con uno stanziamento di 100mila euro: quindi via all’accensione di un mutuo (altri 100mila euro) al quale la giunta Galli ha poi aggiunto 50mila euro. E in questi giorni è partito il cantiere per la ristrutturazione del vecchio e storico edificio a due passi dal centro cittadino. In totale, questa fase di riqualificazione e manutenzione richiede una spesa di 250mila euro. Il progetto da portare a compimento comprende la rimozione dell’amianto dal tetto, la coibentazione con il cappotto e un intervento strutturale dell’edificio, il rifacimento completo di bagni e camerini, la ristrutturazione della scala di sicurezza (in origine il progetto prevedeva il suo abbattimento), il rifacimento dell’impianto elettrico. «Un progetto che abbiamo ereditato dalla giunta precedente - conferma l’assessore ai Lavori pubblici e Urbanistica Claudio Ceriani -, che abbiamo in parte aggiustato e al quale l’amministrazione Galli ha aggiunto soldi. Colgo anche l’occasione per ringraziare personalmente e a nome della giunta il privato confinante, ossia l’avvocato Ronchi, che ha collaborato con noi dandoci la possibilità di utilizzare la sua proprietà in modo da aprire questo cantiere».
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