MILANO
Riesame su urbanistica, nessuna prova del patto corruttivo

(ANSA) - MILANO, 16 SET - Non è stato "dimostrato il patto
corruttivo" contestato ad Alessandro Scandurra, membro della
commissione paesaggio a cui il Tribunale del Riesame ha revocato
la misura degli arresti domiciliari disposta a luglio
nell'indagine della Procura di Milano sull' urbanistica. "Non si
comprende - si legge nelle motivazioni - sulla scorta di quali
evidenze il gip abbia ritenuto che gli incarichi di
progettazione siano stati affidati a Scandurra in ragione della
sua funzione pubblica e non dell'attività di libero
professionista. A diverse conclusioni potrebbe giungersi" se
"fosse stato dimostrato il patto corruttivo, ma ciò non è
avvenuto".
"Sarebbe sufficiente, per il Gip, l'esistenza di un pagamento
e lo svolgimento della funzione pubblica in presunto conflitto
di interessi per poter ritenere sussistente un accordo
corruttivo" e questa "semplificazione argomentativa è svilente",
scrive il Tribunale del Riesame di Milano nel motivare il
provvedimento con cui ha annullato l'arresto di
Scandurra. I giudici parlano di "un quadro fattuale confuso"
nelle indagini dei pm e non hanno riconosciuto a carico di
Scandurra gravi indizi di colpevolezza. (ANSA).
© Riproduzione Riservata