RIGENERAZIONE URBANA
Su Busto piovono 15 milioni
Sono i fondi messi sul tavolo dalla Regione: altri 15 a Legnano, 14,5 a Gallarate. Multipiano e spazi per i giovani in piazzale dei Bersaglieri
Quarantaquattro milioni e mezzo di euro. Sono i fondi messi sul tavolo da Regione Lombardia per finanziare nel Varesotto i progetti di rigenerazione urbana ideati dai Comuni di Busto Arsizio (15 milioni), Gallarate (14,5) e Legnano (altri 15). In tutto Palazzo Lombardia ha messo a disposizione 170 milioni anticipando fondi europei sia strutturali sia sociali.
«Tutto è partito con Isabella Tovaglieri, poi è arrivato Giorgio Mariani, il grande sognatore, e ha avuto ragione lui. Regione ci aveva chiesto di attendere e adesso il finanziamento è realtà. Volevo lasciare qualcosa di bello e conti a posto, con questi 15 milioni faremo qualcosa in più». Emanuele Antonelli è particolarmente soddisfatto e illustra il progetto Breathe Generations con l’ingegner Erasmo Nocco del Comune e l’architetto Michele Ugolini del Politecnico. «Isabella ha dato il La, io ho assecondato l’idea, Giorgio l’ha portata a compimento – evidenzia il sindaco – Ai progettisti abbiamo dato poco tempo, ma hanno risposto alla grande».
La Strategia di Busto Arsizio pone molta attenzione alla cultura, all'istruzione, ai fragili, alle persone in cerca di occupazione dopo averla persa, anche a seguito del Covid-19, e al coinvolgimento delle giovani generazioni nella vita pubblica.
Il progetto legato all’area di piazzale dei Bersaglieri vale 19.794.769 euro, di cui 4.794.769 di cofinanziamento comunale. L'intervento ruota intorno all'edificio Boost del community hub, un «luogo di incontro e inclusione sociale e intergenerazionale in cui programmare iniziative culturali e sociali». All’area che continuerà a dare spazi agli ambulanti il giovedì e il sabato si affiancano spazi verdi e un nuovo anello di collegamento ciclopedonale. Prevista anche la promozione di attività fisica nel parco e la creazione di Pre Boost, un laboratorio temporaneo urbano di accompagnamento all'implementazione della strategia per coinvolgere i cittadini.
Spazi e progettazione anche per iniziative pro salute e per la creazione della biblioteca diffusa.
Attenzione particolare, quindi, allo sviluppo di politiche attive per l'occupazione con l'espansione del centro per l'impiego, spazi di coworking, Centro di aggregazione, Informagiovani, laboratori di Peer Tutoring per lo scambio di competenze tra generazioni e Fab Lab, ovvero il laboratorio di digital fabrication ad accesso aperto.
L’assessore Mariani entra nei dettagli: «Questa era la parte debole del progetto per l’area delle Nord, quella di proprietà comunale. Difficile realizzarla senza aderire al bando. Si prepara un nuovo centro collegato pedonalmente a punti chiave come Molini Marzoli, parco Foscolo, cuore della città. Nasce una nuova urbanistica. La funzione del mercato si mantiene, ma un parcheggio multipiano (200 posti più 110 interrati) libera spazio consentendo di creare aree verdi, giochi per i bambini e spazi sportivi. L’ex sede della polizia locale diventerà un edificio polifunzionale aperto a diverse generazioni». Il cosiddetto edificio Boost accoglierà community hub e università dell’Insubria. Per gli spazi a cura dei privati si deciderà nella prima decade di maggio, restano da conquistare altri bandi, per completare la rigenerazione dell’ex macello, ora in stato di semiabbandono, guardando all’Its e alla possibilità di formare nuove generazioni per posti di lavoro sicuri nella zona.
La seconda fase, in accordo con Fnm, punterà all’asse che va da via Foscolo a via Dante. Si punta ad altri fondi in campo per le Olimpiadi del 2026. Lì nascerebbe la promenade verde sognata 5 anni fa da Isabella Tovaglieri. «Si è creduto nel potenziale di un’area strategica – commenta l’ex assessore ora europarlamentare della Lega – Questo è un esempio virtuoso della capacità di intercettare fondi europei, grazie alla Regione. Il modello lombardo, a supporto degli enti locali, funziona e mette in moto l’edilizia che attira diverse categorie della nostra economia ora in difficoltà».
Un altro bando è stato emesso l’8 aprile: si punta ad altri 10 milioni lavorando col Politecnico. «Per il 2026 avremo pronto tutto, anche l’uscita dall’Autolaghi», chiosa Mariani.
Quanto al progetto per 5 aree degradate presentato al governo, Regione ha confermato a Busto di avere ottenuto il massimo punteggio. La pubblicazione dei risultati si attende entro il 15 agosto.
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