TERREMOTO A LONATE POZZOLO
«Rimossa perché onesta»
La rivincita di Fossati, ex comandante della polizia locale: «Ho passato momenti terribili»

Rimossa dall’incarico a causa della sua onestà. L’ex comandante della polizia locale Maria Cristina Fossati era il genere di funzionario che fa rispettare le leggi. «Se non sistemi il tuo ufficio io ti faccio cacciare», la avvertiva il sindaco Danilo Rivolta, per farle capire che avrebbe dovuto togliersi il pallino degli abusi edilizi. Non riuscendo a convincerla, gli rimase soltanto una soluzione: destituirla e confinarla in un ufficio, demansionata. San Silvestro fu l’ultimo giorno alla guida della municipale, il suo posto andò a Costantino Gemelli, che ora si trova indagato.
Dal primo aprile Fossati è vicecomandante del Comando di Busto Arsizio e siede al suo tavolo a testa alta. «Me lo aspettavo, sapevo che la conseguenza del mio doveroso rispetto della legge sarebbe stata la rimozione dal ruolo. Sapevo però che la Procura e le forze dell’ordine stavano lavorando in tutela della legalità e che la campagna diffamatoria montata contro di me si sarebbe sgretolata davanti alla verità. Era solamente questione di tempo», commenta.
Già, ma a giugno 2016, dopo che gli uomini coordinati dalla comandante rilevarono una serie di illeciti, Rivolta sbottò contro tutti i ghisa e i dipendenti pubblici infedeli. «Lo rovino, è un uomo morto, lo metto nella bara», si sfogò parlando di uno dei “disallineati”. Nel mirino dei vigili urbani era finito proprio il capannone di via Col di Lana che, secondo la Procura, avrebbe fruttato ai fratelli Rivolta una doppia tangente, quella versata dal venditore dell’immobile e quella versata dall’acquirente: la volumetria era esorbitante rispetto a quanto previsto. E poi un chiosco, al cui titolare era stato promesso che entro novanta giorni l’amministrazione avrebbe ampliato la sua superficie.
Gli agenti di polizia locale sorpresero inoltre un imprenditore edile intento a liberarsi di rifiuti inappropriati nella piattaforma ecologica. «Cosa sta facendo?», gli fu chiesto in vista di una sanzione. «Sono autorizzato dal sindaco», rispose. Il comandante puntualmente riferiva e pretendeva il ripristino delle regole. «Hanno pisciato fuori dal vaso, domani revoco la responsabilità al comandante», tuonò al telefono Rivolta parlando con il segretario comunale Maurizio Vietri, «Li devo far scoppiare tutti». «Non posso nascondere di aver provato molta amarezza - ammette Fossati - ho passato momenti difficili. Ma se noi che siamo tutori della legalità non facciamo il nostro dovere, che immagine diamo ai cittadini?».
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