UNDICI INDAGATI
Presi i ladri di rifiuti nobili
Lavoravano nelle discariche, rubavano e vendevano metalli e oggetti ancora funzionanti

Si impossessavano di rame, acciaio, elettrodomestici, televisori, computer, tablet, biciclette e motoseghe e poi li rivendevano. Nella tarda mattinata di oggi, giovedì 3 novembre, s’è conclusa l’operazione “Isole del tesoro” che ha permesso di scoprire una lunga serie di furti commessi nei centri di raccolta dell’immondizia della società pubblica “Medio Novarese Ambiente”.
UNDICI INDAGATI
Sono undici gli indagati, otto italiani e tre stranieri, che a vario titolo dovranno rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione. Nove di loro, dipendenti di “Medio Novarese Ambiente”, sono accusati anche di peculato. Gli accertamenti sono stati effettuati da oltre quaranta Carabinieri Forestali del Gruppo di Novara e delle varie stazioni disseminate sul territorio con il supporto dei militari dei gruppi forestali di Verbania, Biella e Torino.
Le indagini sono durate oltre un anno tra riprese video, monitoraggi con sistemi gps e intercettazioni telefoniche, e si sono sviluppate tra Arona, Dormelletto, Borgo Ticino, Borgomanero, Marano Ticino, Bellinzago, Suno e Fontaneto D’Agogna.
RICICLO FRUTTUOSO
Gli accertamenti sono iniziati quando i vertici della “Medio Novarese Ambiente” hanno denunciato ai Forestali della caserma di Lesa la costante scomparsa di rifiuti “nobili” con notevole valore economico e hanno fornito le immagini registrate dalle telecamere interne dei complessi. Le successive verifiche hanno permesso di ricostruire quanto succedeva nelle strutture: dal momento in cui venivano fatti sparire i metalli e gli altri oggetti ancora funzionanti a quando venivano ceduti a terzi, talvolta direttamente nei centri di raccolta. Nel corso delle perquisizioni disposte dalla Procura di Novara sono stati inoltre sequestrati alcuni punti di stoccaggio dei rifiuti prelevati abusivamente dalle piazzole, e gli smartphone usati dagli indagati.
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