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Roberto Travaini: un produttore con le radici in provincia

Galeotta fu una canzone, «Angeli custodi», che Roberto Travaini, musicista e produttore, scrisse per «Christmas for life», un cd per la onlus «Varese per l’oncologia», presieduta da Gianni Spartà, presentato a un galà all’Ucc di Varese. «Fu lì che conobbi il direttore Filippo De Sanctis. Quando a maggio è partito il nostro musical (Una sposa in blu, con Platinette, ndr)di non ci ho pensato due volte. Io sono nato a Busto (ma sono di Marnate), il mio studio di registrazione ha sede a Olgiate, ho trovato naturale debuttare da Varese con uno spettacolo che ha perfino l’orchestra dal vivo».
Se la «data zero» è stata quella di New York e se il debutto vero e proprio sarà a gennaio al teatro Delfino di Milano, fra novembre e dicembre lo spettacolo si testerà nei teatri del varesotto: Uboldo, il Pasta di Saronno, il Sociale di Busto, con un ritorno a marzo 2015 al Galleria di Legnano, fra una tappa al Sistina di Roma e una agli Arcimboldi di Milano. In attesa di una notizia bomba: «Un produttore americano ci ha proposto l’esclusiva per i teatri di Manhattan, a dicembre sapremo».
Travaini (nella foto scattata a New York è quello con la camicia bianca, accanto al regista Umberto Noto)è amico di Platinette da tempo, «una persona vera, sincera, reale, che poche volte sbaglia a capire il mondo». Per lo spettacolo ha curato la direzione musicale; i pezzi originali spaziano, grazie all’arrangiamento di Fabio Beltrami, dagli anni ’80 al 2000, periodo in cui è ambientata l’opera: «Quando le donne hanno capito che il loro ruolo stava cambiando, un aspetto ben rappresentato in scena».
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