L'OPERAZIONE DELLA FINANZA
Rottami di ferro, truffa milionaria
Dopo un'indagine durata quasi un anno scoperti altri 16 milioni di evasione diretta e Iva. Due ordini di custodia cautelare
Si è conclusa con l’arresto dei due amministratori della società, con la constatazione di ulteriori 13,5 milioni di euro di basi imponibili sottratti al fisco ai fini delle imposte dirette ed il riconoscimento di una maggiore Iva dovuta per 2,7 milioni di euro l’operazione Iron Cash condotta dai militari della Guardia di Finanza di Gallarate nei confronti di alcune società operanti nel settore del commercio di rottami ferrosi, che già aveva portato nel luglio del 2012 al sequestro di beni per oltre 2 milioni di euro ed alla constatazione di 37 milioni di euro sottratti al fisco oltre ad una maggiore iva dovuta per 7,5 milioni di euro. L’operazione, scaturita dallo sviluppo di alcune segnalazioni di operazioni sospette comunicate da diversi intermediari finanziari, ha permesso di svelare un articolato sodalizio criminale costantemente dedito alla emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, all’appropriazione indebita ed al riciclaggio. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Roberta Colangelo, oltre all’esecuzione delle iniziali misure cautelari reali riconducibili a tutti i beni degli amministratori ed al sequestro di oltre 20 tonnellate di rame di illecita provenienza, hanno quindi permesso di delineare un quadro probatorio talmente valido da indurre il gip a disporre altresì, sempre nei confronti degli stessi amministratori, anche l’esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare.
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