“Rsa a domicilio” per la serenità di tutta la famiglia
Accudire tutti i giorni un famigliare non più autosufficiente può essere davvero gravoso, sia per la fatica fisica, sia per il carico emotivo che il compito comporta. Per aumentare la qualità di vita dei nostri anziani, alleggerendo nel contempo la quotidianità di chi li assiste, esistono alcuni servizi domiciliari dedicati a persone con decadimento cognitivo certificato e ad anziani con più di 75 anni con riconosciuta invalidità, malati di Alzheimer. I servizi tipicamente erogati in una casa di riposo arrivano così al domicilio del paziente, accrescendo il benessere e la serenità di tutta la famiglia.
Il primo passo è attivare il servizio di RSA Aperta prendere contatto con l’Istituto La Provvidenza di Busto Arsizio, per capire se si possiedono i requisiti per poter accedere ai servizi domiciliari offerti gratuitamente da Regione Lombardia. Servizi che attualmente vengono erogati dall’istituto La Provvidenza a tante famiglie del territorio bustocco e dei suoi dintorni.
Svolti gli adempimenti burocratici, il personale dell’Istituto si reca nella casa del paziente per valutare la tipologia di assistenza necessaria e redigere un progetto che sarà strutturato su uno o più giorni alla settimana, a seconda dei casi. Le prestazioni erogate da La Provvidenza sono molto articolate: si spazia dall’igiene della persona, alla fisioterapia, alle attività educative che lavorano sulla sfera cognitiva. Le figure che intervengono - fisioterapisti, medici, educatori, operatori socio-sanitari – forniscono anche supporto concreto al caregiver (termine anglosassone con il quale si indica il famigliare che si prende cura del malato), consentendogli ad esempio di uscire di casa e di avere a disposizione del tempo per sé. Gli operatori offrono anche ascolto ai famigliari e forniscono conforto e risposte alle loro domande.
spiega Erica Gallazzi, assistente sociale de La Provvidenza.
Aprire le porte di casa alla RSA Aperta può fare davvero la differenza. Lo si evince dai tanti messaggi di gratitudine che le famiglie indirizzano agli operatori de La Provvidenza. .
© Riproduzione Riservata