L’APPELLO
«Degrado da cancellare»
I commercianti di Sacconago in prima linea per rilanciare il rione. Dialogo col Comune

L’idea ispiratrice è quella di non fermarsi alla lamentela, ma di darsi da fare tutti insieme con azioni concrete, anche se il momento storico non è affatto semplice, specie nelle periferie.
«Noi abbiamo deciso di metterci in gioco per valorizzare il nostro quartiere, instaurando un costante dialogo tra negozianti e amministrazione comunale», sottolinea Paolo Crespi, presidente dell’associazione Sacconago commercianti e artigiani, nonché membro del direttivo di Ascom Busto che ha rinnovato il proprio consiglio nelle scorse settimane.
«Ce la stiamo mettendo tutta e devo dire che i risultati cominciano a vedersi. In questi cinque anni siamo riusciti a creare eventi che contribuiscono a rivitalizzare il quartiere, attirando da noi tante persone anche da fuori Sacconago. Penso, solo per fare un esempio, alle serate sul tema del bullismo che abbiamo organizzato lo scorso gennaio al Teatro Lux, con un’ottima partecipazione di pubblico».
Certo, nonostante gli sforzi, la strada per un pieno rilancio delle attività commerciali sinaghine è ancora lunga, anche per ragioni strutturali legate alla conformazione del quartiere: «Dal punto di vista del commercio, è un po’ come se esistessero due Sacconago», notano Crespi e il fiorista Stefano Moretti, segretario dell’associazione rionale. «C’è quella che dà su via Magenta, beneficiata da un grande passaggio di automobili, e il centro storico, dove bisogna decidere di entrare perché non ci si passa per caso. La distanza tra le varie attività ci penalizza». E pare emblematico il crollo di tegole dell’altra mattina in via XI Settembre, che ha costretto alla chiusura della strada e di fatto ha separato in maniera ancor più evidente le due parti.
A proposito del centro storico, invece, il tema caldo degli scorsi mesi è stato quello dei nuovi sensi unici, che hanno modificato sensibilmente la viabilità del rione, non senza provocare polemiche da parte di alcuni cittadini riuniti in un battagliero comitato. Per i commercianti, però, il nuovo assetto non ha danneggiato le attività: «Anzi, probabilmente ha portato più ordine a livello viabilistico».
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