IL BINARIO GIUSTO
Sacro Monte, funicolare: salto di qualità
Il trenino a fune, riattivato nel ‘99, è entrato nel trasporto pubblico locale, come i bus. Può accedere ora a contributi per interventi strutturali e (in prospettiva) per coprire i costi d’esercizio

La funicolare del Sacro Monte, attualmente chiusa per la revisione ventennale dell’impianto, cambia “pelle”. Da struttura a rilevanza turistica, come risultava classificata dall’estate del 1999, quando venne ripristinata, entra a tutti gli effetti nel trasporto pubblico locale. L’accordo, siglato con l’Agenzia regionale che sovrintende il trasporto pubblico nelle province di Varese, Como e Lecco, è stato messo nero su bianco, e così il trenino a fune del borgo sacro può beneficiare di una serie di vantaggi, grandi vantaggi, anche di natura economica.
Fondi per la riqualificazione
Il primo è che il Comune può ricevere il milione e mezzo di euro stanziato dalla giunta regionale, guidata dall’ex sindaco varesino, Attilio Fontana, per il restyling ventennale della funicolare; senza l’ingresso nel sistema del Tpl lombardo non avrebbe potuto beneficiarne. E comunque, in prospettiva, l’impianto che fa su e giù dal Sacro Monte avrà accesso ancora ai contributi per interventi strutturali, come è per i bus, oltre a probabili fondi per coprire (tramite l’Agenzia Tpl) le spese di funzionamento. La questione dunque è molto rilevante. E l’operazione a tre - Comune di Varese, Regione e Agenzia del Tpl - si annuncia molto virtuosa. Con l’ingresso nell’Agenzia regionale, il servizio - attualmente gestito dalla municipalizzata Avt - andrà a gara, come lo è per i bus. Ma questo succederà più avanti. Per ora resta ai comandi Avt.
«Nostra richiesta di entrare nel Tpl»
L’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Varese, Andrea Civati, sottolinea che è partita da Palazzo Estense la richiesta, alla Regione, di inserire la tratta del Sacro Monte nel Tpl. E che grazie a questo passaggio «potremo potenziare il servizio».
In passato, la questione del trenino fuori dal sistema del trasporto pubblico era stata sollevata per evidenziare la penalizzazione rispetto ad esempio alla funicolare comasca di Brunate, che otteneva contributi (sia per l’esercizio, sia per la manutenzione) mentre Varese doveva gestirsi, di tasca propria, entrambi i fronti di spesa, arrivando così ad avere sempre i conti in rosso, questo è normale, ma con perdite gravose per un bilancio comunale. Era stato proprio Civati, in quegli anni, da consigliere comunale di opposizione, a spingere per trovare il modo di incanalare la funicolare del Sacro Monte sui binari del Tpl.
Nel ‘99 non fu possibile
Un dubbio a questo punto: perché non venne classificata così dall’inizio, cioè dall’estate del ‘99, quando fece ripartire le corse, con Umberto Bossi a tenere a battesimo il redivivo trenino? Non fu ovviamente miopia. Il Comune di Varese, all’epoca, con l’allora sindaco Aldo Fumagalli, riuscì ad ottenere fondi pubblici per i lavori riqualificazione dell’impianto come attrazione per il turismo. La controindicazione fu che non poteva essere anche annoverata nel Tpl. Ora, si può.
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