LA PROPOSTA
«Salviamo il trampolino fascista»
Il vicesindaco di Biandronno chiede aiuto all’Autorità di bacino per restaurare un monumento d’epoca

C’è una costruzione storica in degrado lungo le rive del Lago di Varese.
Una costruzione risalente al 1935, che ha avuto i suoi fasti, rappresentando il simbolo di un’epoca, e che è stata compagna di giochi per tanti ragazzi e palestra per tanti giovani.
Il trampolino di Biandronno si innalza solitario, dimenticato, con i segni del tempo che sono penetrati nella sua struttura, chiuso alla base da una stanga che ne impedisce la salita e sulla sommità da assi per impedire i tuffi.
«È ora di dedicargli attenzione - afferma il vicesindaco Augusto Vanetti -. Non certo perché venga utilizzato attualmente, vista la non balneabilità delle acque. Ma perché continuare a lasciarlo andare in rovina, se si considera che ha avuto una storia significativa e che potrebbe diventare un completamento di arredo in uno scorcio di lago dei più belli? Le finanze comunali non permettono la spesa della sua ristrutturazione. Interesseremo l’Autorità di Bacino lacuale dei laghi Maggiore, Comabbio, Varese e Monate».
Articolo sulla Prealpina di sabato 19 novembre.
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