CAMPANE A FESTA
Salvò duecento partigiani, un venerabile a Gignese
Proclamazione di Gianfranco Maria Chiti da parte di Papa Francesco

Ha salvato oltre duecento partigiani dalla fucilazione e alcune famiglie di ebrei dalla deportazione nei campi di sterminio nazisti. E oggi, giovedì 25 gennaio, il servo di Dio Gianfranco Maria Chiti, originario di Gignese, è stato proclamato venerabile da Papa Francesco. Sono state riconosciute le virtù eroiche del cappuccino nato il 6 maggio 1921. Il parroco di Gignese, don Albert Tafou, appresa la notizia ha fatto suonare le campane a festa. Pur essendo attratto dalla spiritualità francescana, Chiti ha intrapreso la carriera militare venendo inviato nel 1942 sul fronte sloveno-croato della seconda guerra mondiale. Ha poi preso parte come volontario alla campagna di Russia venendo ferito nella battaglia del Don. Dopo l’8 settembre 1943, pur non condividendo l’ideologia fascista, ha aderito alla Repubblica Sociale Italiana prodigandosi per mettere in salvo ebrei e partigiani. È stato anche arrestato. Dal 1950 al ‘54 ha partecipato alla missione italiana in Somalia. Ha raggiunto il grado di generale di brigata dei Granatieri di Sardegna ed è stato decorato con la medaglia di bronzo al valor militare. Congedatosi nel 1978, è entrato nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini a Rieti venendo ordinato sacerdote il 12 settembre 1982. Tra i suoi incarichi quello di custode del monastero di San Crispino da Viterbo a Orvieto di cui ha curato la ricostruzione. È morto a 83 anni, in concetto di santità, il 20 novembre 2004 all’ospedale militare del Celio a Roma dov’era stato ricoverato a seguito di un incidente stradale. Il suo nome è inserito nel “Libro dei giusti” della sinagoga di Torino. Il 13 aprile 2015 è iniziata la causa di beatificazione e di canonizzazione.
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