L’INCIDENTE
«Preso per ladro e azzannato»
Corrado Morosi aggredito dai cani della polizia in un albergo in Germania. Vertenza legale in corso
Scambiato erroneamente per un ladro e azzannato dai cani della polizia tedesca. Questa è, in estrema sintesi, la terribile disavventura vissuta da Corrado Morosi, samaratese che si trovava in Germania per lavoro una decina di giorni fa.
«Un incubo durato cinque minuti ma che mi è parso interminabile», commenta il 55enne, rievocando la notte tra domenica 7 e lunedì 8 aprile trascorsa in un albergo di Hagen, cittadina non lontana da Dusseldorf.
Morosi, figlio di Bruno, presidente della Banda Filarmonica di Verghera, è montatore meccanico alle dipendenze di una ditta con sede a Gazzada Schianno. Il primo aprile, con un collega, è partito per la Germania. La trasferta doveva durare una settimana, ma si è prolungata di qualche giorno.
SVEGLIATO DI SOPRASSALTO
Tutto stava procedendo per il meglio, sette giorni assolutamente tranquilli. Ma alle 2 di notte tra il 7 e l’8 aprile è accaduto un evento assolutamente imprevisto. Morosi, rientrato in città sabato sera, lo racconta evocando tutto lo spavento vissuto: «Una donna che vive accanto all’albergo dove alloggiavo ha chiamato la polizia, insospettita per la presenza di alcune persone davanti all’hotel».
Nel giro di pochi minuti sono giunte sul posto sei macchine della polizia e una pattuglia cinofila.
«Il responsabile dell’albergo ha dichiarato che nell’ala dell’hotel dove dormivamo non c’era nessuno».
Ed ecco le grida, percepite in pieno sonno «Polizei Polizei», abbinate ai latrati dei cani. «Mi sono svegliato di soprassalto, ho aperto la porta. La polizia mi diceva qualcosa in tedesco ma non capivo». Morosi parla benissimo inglese e spagnolo, ma quella lingua non la comprende. «I cani - rivela - abbaiavano con una furia impressionante. La polizia ha dato loro il via per attaccarmi».
SENZA UN PERCHÉ
Continua la testimonianza: «Mi hanno preso per un ladro, senza che io sapessi niente. Più che una commedia, un terribile dramma degli equivoci».
Un pastore tedesco ha azzannato Morosi allo stomaco. «Mi ha lasciato quattro buchi profondi quindici millimetri. Mi ha buttato a terra tenendomi fermo contro la parete. Io non avevo fatto nulla. A quel punto ho alzato la mano in segno di resa».
Il poliziotto ha chiamato il cane e lo ha fermato. «Ero sanguinante. Mi hanno tenuto fermo contro la parete e mi hanno chiesto il passaporto. Avevo la carta di identità».
La polizia ha perquisito la stanza in ogni angolo. Poi si è accorta del gravissimo errore. Solo allora ha chiamato l’ambulanza, che ha trasportato Morosi all’ospedale di Hagen.
VERTENZA LEGALE IN CORSO
L’italiano, che vive a Verghera, è rimasto ricoverato ad Hagen da lunedì 8 aprile alla mattina di sabato 13. «Lì sono stato trattato bene. Mi hanno diagnosticato un’infezione legata ai morsi del cane. Mi hanno somministrato una terapia antibiotica e antidolorifica».
Morosi ha parlato al telefono con il console italiano in Germania, che è andato a trovarlo e gli ha assicurato vicinanza. «È in corso una vertenza legale tramite il consolato nei confronti della polizia tedesca e dell’albergo», spiega il samaratese.
La stampa tedesca si è occupata della vicenda e a Samarate la notizia si è diffusa rapidamente. Si sono interessati l’onorevole Leonardo Tarantino e diversi politici locali.
Ieri, lunedì 15 aprile, la visita medica a Samarate, con il consiglio di una visita chirurgica e di riposo forzato fino al primo maggio. «La delusione è più forte di rabbia e indignazione - è il commento finale - La Germania non è poi così perfetta come si vuole far credere».
© Riproduzione Riservata