HOME BANKING
Denunciati hacker esperti
Sottratti 70mila euro a due aziende: smascherati dai carabinieri
Aziende nel mirino delle frodi informatiche, fra computer, internet e conti correnti.
In totale due hacker si sono intascati oltre 75mila euro.
Grazie a complessi accertamenti informatici, i carabinieri della compagnia di Busto Arsizio, coordinati dal maggiore Marco D’Aleo, hanno individuato due uomini che hanno messo a segno frodi nascosti da pc e web ai danni di due aziende locali, una di Samarate e l’altra di Lonate Pozzolo.
Nei guai sono finiti un rumeno 35enne residente in Veneto e un 50enne residente in Emilia Romagna, entrambi denunciati all’autorità giudiziaria per frode informatica.
MAN IN THE MIDDLE
Nella tradizione il Man in the Middle è “l’uomo di mezzo”, colui che intercettava telematicamente le comunicazioni tra un’azienda del samaratese e un’altra campana. La società del territorio che si occupa della produzione di plastica commercia con i campani. Il rumeno, estremamente esperto di tecnologie avanzate, ha messo a segno l’operazione usando la modalità che in gergo è definita con l’acronimo Mitm (Man in the middle, appunto).
Tradotto in termini pratici, vale dire che il rumeno intercettava telematicamente le comunicazioni fra le due aziende riuscendo a farsi accreditare mediante l’alterazione del codice Iban, il bonifico che la prima stava effettuando alla seconda.
Un bonifico di poco inferiore ai 5mila euro.
Il truffatore hacker si era creato un conto corrente bancario utilizzando generalità false e inesistenti, con il chiaro scopo di farsi accreditare il denaro: una volta ricevuta, avrebbe spostato la quota e avrebbe poi chiuso il conto corrente.
I carabinieri sono intervenuti in tempo: grazie a tecniche all’avanguardia unite alla competenza e al fiuto hanno potuto evitare che la truffa andasse a segno.
HACKER DI HOME BANKING
Il secondo episodio è legato a una truffa più consistente, pari a 70mila euro. A denunciare per frode informatica il 50enne residente in Emilia Romagna sono stati i carabinieri della stazione di Lonate Pozzolo, coordinati dalla compagnia di Busto Arsizio. I militari questa volta hanno individuato l’esperto operatore informatico che, tramite un apposito software, era riuscito ad hackerare il profilo dell’home banking di una società di Lonate Pozzolo operante nel settore dei trasporti. Grazie al software, il 50enne ha “girato” un bonifico di oltre 70mila euro sul proprio conto bancario.
Quando ha tentato di trasferire le somme di denaro su diversi conti correnti all’estero, a lui riconducibili, è stato bloccato.
I carabinieri sono intervenuti prima che avvenisse il passaggio di denaro: i fondi sono stati recuperati e i conti correnti sequestrati.
Solo qualche settimana fa, sempre i carabinieri del maggiore D’Aleo avevano beccato un truffatore friulano che aveva venduto per mille euro un letto inesistente a un samaratese, pensando di non essere rintracciato e di essere coperto dal web. Queste operazioni ben più complesse fanno emergere la preparazione sempre più avanzata dei militari dell’Arma, non solo in mezzo alla gente ma anche nel mondo virtuale.
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