IL PROGETTO
Il museo della moto nascerà nel 2021
Costo tra 5 e 7 milioni: la sfida è lanciata

Partito venerdì sera dal binario di Villa Montevecchio il treno per la realizzazione del museo e della scuola della moto con il 31 dicembre 2021 come data ics dal valore imprescindibile. Come ha ribadito per il comitato promotore a otto Luigino Portalupi: «O ci siamo o non ci siamo».
Segno che non è una scommessa ma una sfida, un sogno che vuole diventare realtà concreta. Anche se i costi sono elevatissimi, si parla di una forbice tra i 5 ed i 7 milioni di euro, ed il comitato sta già lavorando alacremente sulle differenti modalità di finanziamento di questo nuovo museo. Ovvero risorse che potrebbero provenire dal pubblico privato, dalle aziende e dalle fondazioni. Trapela che alcune trattative sarebbero già in corso e questo rappresenta un buon segno. Anche perché i rappresentanti del comitato sembrano avere le idee chiare anche sulla location. Con due possibilità in città ovvero i 13mila metri quadrati di via Adriatico a Verghera, dove un tempo era nata la vecchia fabbrica MV Agusta, o in alternativa i 6mila metri quadrati dell’ex area Gloria Artec in via Verdi. E la presenza massiccia di aziende, imprese del territorio del settore e non ed amministratori di diversi comuni, per Samarate la presidente del consiglio comunale Rossella Caligiuri e l’assessore alla cultura Maura Orlando, fa capire come la strada verso il museo è difficile ma c’è ottimismo.
Museo che non sarà, e questo è un altro dato nuovo, di Samarate ma sarà di tutta l’area Malpensa con la volontà di adesione da parte di altre municipalità e la presentazione itinerante del progetto. Insomma un territorio che si unisce e che si idealizza nel nome della storia e pure dell’economia. Questo deve essere poi un museo capace di fungere da effetto indotto e produrre Pil territoriale. Ha detto Portalupi: «Un museo di un’area vasta di comuni, moto club ed imprese che faccia rete». Quell’operazione corale e trasversale in cui politica, cittadini, imprenditoria siano insieme attivi. Ha aggiunto per il comitato promotore Marco Brogioli: «Vogliamo valorizzare il Made in Varese». Non solo con un museo e una scuola della moto ma anche con una molteplicità di idee ed iniziative che contemplano ad esempio bistrot, auditorium, biblioteca, scuola dei motori, showroom, accessori, musei storici ed interattivi per una progettazione di per sé molto ambiziosa.
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