PICCOLO GRANDE SCHERMO
Il “Posto al sole“ di Ilenia
L’attrice Lazzarin da Samarate a Napoli: si racconta la Viola della soap opera di Rai Tre

Ha “Un posto al sole” a Napoli ma non dimentica le radici varesine. Ilenia Lazzarin, protagonista della longeva soap opera di Rai Tre, dal 2001 si è trasferita a Napoli per seguire il destino che l’ha trasformata in Viola Bruni, bella e diligente ragazza di palazzo Palladini. Nata a Busto Arsizio nel 1982, da Samarate è approdata nella città partenopea con mamma Tiziana. Prima di diventare la Viola nazionale, Ilenia ha recitato, tra l’altro, in “Atlantis” del regista bustocco Gilberto Squizzato. Da poco è laureata in Scienze dell’Educazione al Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Come è stato cambiare città, amici e vita per seguire il suo sogno di attrice?
«All’inizio non facile, più spaventata che divertita, la presenza di mia madre, che per un anno ha messo da parte la sua vita per seguirmi, è stata fondamentale. Sono partita subito dopo la maturità senza sapere cosa mi aspettasse, in quel periodo facevo dei provini a Milano, uno di questi proprio per “Un posto al sole”, così è nata Viola».
Riesce ogni tanto a tornare dalle nostre parti?
«Certo, purtroppo non spesso, ma sempre durante le feste pasquali e natalizie, mi ritrovo con tutti i parenti, alcuni dei vivono a Samarate e Gallarate, anche città di mamma mentre papà è a Busto. Sono molto legata alla mia famiglia, un po’ come Viola alla sua. Quando torno trovo anche il tempo per svagarmi e a volte riesco anche ad andare al cinema o a teatro».
Come ha iniziato la carriera di attrice?
«Recitare è sempre stata la mia passione. Non ho frequentato scuole, mi piace la spontaneità, cerco di entrare al meglio nel personaggio che interpreto, sono convinta che la tecnica non sempre sia la chiave giusta per il successo, bisogna riuscire a trasmettere qualcosa al pubblico. Esistono attori perfetti nella tecnica ma magari non suscitano emozioni quando recitano. Ovviamente non tutti i ruoli sono adatti a me, non potrei mai interpretare una camorrista, visto anche il mio aspetto nordico e varesotto. I primi tempi in cui studiavo dizione mia madre si arrabbiava perché al telefono parlavo in maniera “impostata”. Mi prendeva in giro perché non si sentiva più il mio bell’accento lombardo, non mi riconosceva più».
Nella fiction, in questo periodo, Viola vive un momento di depressione post-parto. Nonostante non sia ancora diventata mamma, lei riesce a trasmettere quel senso di disagio che ogni madre conosce.
«Un tema molto importante perché solitamente si mostra solo la parte meravigliosa della gravidanza e della maternità. Non sono madre ma quando ho saputo di dover girare queste scene ho cercato di documentarmi il più possibile sul tema della depressione post parto. Ho chiesto consigli ad amiche che hanno vissuto tutto questo, visto film, letto libri, fatto un lavoro intenso e poi cercato di calarmi nella parte mettendoci del mio». Il futuro? Vedremo ancora Viola o sparirà dalle scene per stare con la sua famiglia a Torino?
«Mi spiace, non posso dare nessuna anticipazione ma solo dire che in “Un posto al sole” mi si vedrà molto meno del solito perché Viola si è trasferita al Nord con il marito magistrato. Il mio ruolo adesso è di guest star, giro solo due o tre volte al mese. Ho diversi impegni che riguardano un po’ la moda, campagne pubblicitarie, e lavoro anche come influenzer. Non mi dispiacerebbe tornare a condurre “Il contadino cerca moglie”, come accaduto in due edizioni».
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