IL LUTTO
Samarate piange Bruno Morosi, anima della Filarmonica di Verghera
All’età di 14 anni era entrato nel corpo musicale diventandone poi presidente. «Perdiamo un’istituzione e un collante di questa città»

Si è spento questa mattina, lunedì 23 settembre, all’età di 92 anni – ne avrebbe compiuti 93 l’8 ottobre – nella sua abitazione di Verghera di Samarate Bruno Morosi che ha legato la sua storia alla Banda La Filarmonica di Verghera – che quest’anno ha compiuto 140 anni di storia – e di cui era presidente. Il funerale si svolgerà alla Chiesa Natività di Maria Vergine di piazza Mazzini – frazione di Verghera – mercoledì 25 settembre (ore 15.30) e sarà quindi preceduto alle ore 15 dal rosario.
FIGURA DI RIFERIMENTO DELLA CITTÀ
La vita di Bruno Morosi si lega indissolubilmente e per sempre alla Banda La Filarmonica di Verghera con la quale c’è stata una storia d’amore e d’affetto indissolubile e durata per ben settantotto anni. Infatti il giovanissimo Bruno entrò nella banda da ragazzino a quattordici anni e da lì è stato un matrimonio che non si è mai interrotto fino a diventarne da anni il presidente ed essendo sempre presente alle manifestazioni di carattere musicali, sociali e culturali che animano questo territorio. Ma è anche stato per venti anni circa bidello alle scuole elementari “Edmondo De Amicis” di via Indipendenza e per un’altra ventina d’anni ha ricoperto la carica di messo comunale e tutto ciò lo ha reso una figura di riferimento della città, qui tutti lo conoscevano e ora lo piangono commossi. C’è il dolore del mondo associazionistico – nella sua vita è stato anche consigliere della Cooperativa La Nazionale di Verghera –, c’è il dolore delle istituzioni e dell’intera cittadinanza. Lui che nel 1997 fu insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro per l’impegno e attività nella banda.
«ERA UNA ISTITUZIONE E UN COLLANTE»
«Perdiamo un padre, un amico, una presenza costante e continua nella nostra vita – dicono il figlio Corrado con la nuora Stefania –, ma perdiamo anche una istituzione e un collante di questa città».
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