INCIDENTE MORTALE
Quel furgoncino era la loro passione
Fausta e Francesco avevano comprato il mezzo per andare ai mercati di dischi
Fausta Aspesani e Francesco Boccardi, 65 anni lei e 62 lui, stavano tornando alla loro casa di Samarate, dopo una mattinata passata condividendo la loro passione per i dischi come espositori a un mercatino. Erano inseparabili e sono morti insieme.
Erano a bordo del loro furgoncino sabato nel primo pomeriggio, quando si è fermato a causa di un guasto nel tunnel: marito e moglie sono stati travolti da un tir che non ha lasciato loro scampo.
Hanno lasciato l’amatissima figlia Luisa e i parenti più stretti, un fratello lei e una sorella lui, i cugini che vivono in zona. Uno choc ieri mattina quando hanno appreso che si trattasse proprio della coppia.
Lei, originaria di Oggiona Santo Stefano come la madre, aveva un cuore d’oro. Si era sposata con Francesco ed era andata a vivere a Milano dove aveva lavorato in un pastificio. Da qualche anno la coppia era tornata in zona, scegliendo Samarate. A Santo Stefano, Fausta era rimasta legata ed era tornata anche giovedì sera per l’appuntamento settimanale: andava a giocare a carte con gli anziani. Era una donna cordiale, sorridente e dal grande cuore. Così come il marito Francesco, raffinato appassionato di musica, in particolare di Bruce Springsteen di cui aveva una collezione invidiabile di dischi, esperto conoscitore tanto da essere un punto di riferimento in tutta Italia, conosciuto anche alla Fiera del Disco di Varese.
Marito e moglie giravano macinando chilometri e seguendo la loro passione, da poco avevano acquistato anche il furgoncino per trasportare i vinili che Francesco vendeva alle mostre mercato: da Bologna a Torino e ancora a Pordenone, dalla Liguria al Friuli Venezia Giulia. La tragedia ha spezzato la vita di una coppia felice e innamorata sempre come il primo giorno.
L’incidente è avvenuto sabato, alle 15, sulla diramazione Gattico-Gallarate, tra le autostrade A26 e A8. Lo scontro tra un camion e un’auto è stato all’interno della galleria denominata Mambrino, tra i caselli di Castelletto sopra Ticino e Sesto Calende. Il furgoncino della coppia ha avuto un’avaria all’improvviso mentre viaggiavano in direzione Milano e immediatamente dopo è stato centrato da un tir. «Siamo ancora sotto choc, senza parole», spiega la cugina di Fausta, «Immaginiamo i nostri cari alle prese con l’auto, Fausta scesa a mettere il triangolo per segnalare il guasto. La loro morte ci lascia sgomenti, addolorati. Non possiamo far altro che affidarli al Signore».
Fausta era così, una donna buona e generosa tanto che seppure avesse qualche problema di salute legato alla respirazione, non stava ferma. Era la prima a mettersi al lavoro, sempre disponibile. E ancora sabato pomeriggio con il furgone in panne, è scesa per posizionare l’indicazione stradale seguendo le norme di sicurezza. «Francesco era un appassionato di cucina, spesso si metteva dietro ai fornelli ed era abilissimo. Era un uomo dai mille interessi e passioni che condivideva con mia cugina Fausta», ricorda. Francesco inoltre era un grande appassionato di pesca e di montagna, amava i laghetti dove andare a pescare. Un amore per la montagna che condivideva con la figlia Luisa che da qualche tempo era andata a vivere fra le montagne di Domodossola. Fausta viveva per la figlia, che considerava il suo capolavoro e che adorava. Ieri, la famiglia si è stretta attorno alla giovane donna sotto choc e chiusa nel dolore.
Intanto l’autista del tir, tedesco, è stato sottoposto all’alcol test - esame di rito - ed è risultato negativo. I corpi delle due vittime sono a disposizione dell’autorità giudiziaria che disporrà l’esame autoptico sulle salme mentre l’autista è indagato per omicidio stradale plurimo.
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