ALLONTANATO DA CASA
Picchiata davanti ai figli
Il marito al giudice: «Mia moglie si è fatta male da sola»
L’ha picchiata, ha tentato di strangolarla, l’ha ferita con un coltello sotto gli occhi dei tre figli piccoli (il maggiore ha solo nove anni).
Eppure a processo il quarantaseienne tunisino ha continuato a ripetere che non fosse vero niente e che, semmai, era stata la moglie a farsi male da sola, a sfasciare la cucina, a sfondare la porta d’ingresso con un pugno.
Non è però riuscito a persuadere il giudice Nicoletta Guerrero che, al termine del processo per direttissima ha applicato l’allontanamento da casa e il divieto di avvicinamento alla famiglia anche perché l’episodio di sabato sera, 4 aprile, a quanto pare non è stato un fulmine a ciel sereno.
La coppia e la storia di violenza quotidiana erano note già alla polizia di Stato di Busto Arsizio, dove i due avevano vissuto a lungo: a settembre del 2016 l’indagato prese a pugni la compagna, sua coetanea, e le provocò lesioni permanenti alla vista. Gli agenti del commissariato che si occuparono del caso collocarono la donna e i tre figli in una comunità protetta, dopo di che la quarantaseienne tornò in Tunisia. Sfortuna volle che gli equilibri politici del Paese saltassero, tra guerriglie urbane e tensioni internazionali e così fece rientro in Italia. L’ex convivente la convinse a ricominciare e nel 2019 si sposarono al consolato tunisino. Nulla era cambiato tra loro, lo scoppio della pandemia aggravò i rapporti e intensificò i maltrattamenti - come purtroppo è accaduto in diversi casi - (a fine marzo l’uomo mollò un ceffone anche alla suocera). L’altra sera, rincasando completamente ubriaco, l’uomo è tornato all’attacco e i carabinieri di Cerro, d’intesa con il pm Nadia Calcaterra, lo hanno portato in cella.
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