VIA MAZZINI
Villa Mafia, stop all’attesa
Il Comune trova i soldi per sistemare l’immobile accendendo un mutuo da 700mila euro. Accoglierà minori e anziani
Sarà acceso un mutuo per ristrutturare “Villa Mafia”: arriva un’importante novità per l’immobile di via Mazzini, costruzione che era stata confiscata alla criminalità organizzata per poi essere ceduta al Comune per farne una struttura ad usi sociali come, peraltro, previsto dalla legge.
L’amministrazione di San Vittore Olona, con una spesa di 700 mila euro, provvederà ora a ristrutturare e finire l’edificio di cui, di fatto, esiste solo lo scheletro e il cortile (circa 1000 metri quadrati in tutto), ma che è sostanzialmente inutilizzabile senza lavori aggiuntivi. La notizia è stata data nell’ultimo consiglio comunale durante l’approvazione del rendiconto del 2018 con l’approvazione di una variazione di bilancio per l’anno in corso e un aggiornamento del piano triennale delle opere pubbliche. I conti hanno consentito uno spazio finanziario per accendere un mutuo, cosa che, negli anni precedenti, non era stata possibile.
La giunta di Marilena Vercesi, come ha spiegato l’assessore alla partita Marco Zerboni, ha colto la palla al balzo decidendo di avviare l’intervento dopo anni di attesa.
“Villa Mafia” era stata confiscata negli anni Novanta nell’ambito di un processo sulla ‘ndrangheta. Già dal 2003 ci fu un interessamento del Comune che ottenne l’immobile dal demanio nel 2007. Da allora, malgrado le buone intenzioni delle giunte che si sono succedute, è stato impossibile, dati gli alti costi, realizzare una struttura per usi sociali. La costruzione rimase così in disuso per qualche anno diventando anche il regno di una colonia felina. Successivamente, la giunta Vercesi ottenne un finanziamento per una prima sistemazione dello stabile e per la realizzazione di un magazzino nello scantinato. Più recentemente il Comune ha emanato richieste di manifestazione di interesse che sono andate deserte, non perché non ci siano operatori del settore disponibili, ma proprio perché per ristrutturare la villa sarebbe stato necessario prima effettuare i costosissimi lavori. Ora quest’operazione sarà effettuata direttamente dall’ente pubblico tramite i soldi del mutuo. Sarà così elaborato un progetto per la ristrutturazione, ma l’idea è di una destinazione sociale precisa, sviluppata inizialmente con il contributo dell’azienda consortile dei servizi sociali So.Le. che ha dato all’amministrazione indicazioni sulle necessità sociali del nostro territorio.
Com’era già stato anticipato tempo fa l’ipotesi è di un uso doppio. Al primo piano si pensa di realizzare una “comunità leggera per minori”, con una ventina di posti, un luogo per la gestione dei ragazzi difficili. In questo caso si andrebbe a rispondere ad un bisogno di tutto il territorio del Legnanese. Al secondo piano, invece, si faranno mini alloggi per anziani in autonomia. Poi bisognerà sciogliere il nodo della gestione.
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