LA CRISI
Negozi uccisi da supermarket e discount
Continuano ad abbassarsi le saracinesche dei piccoli esercizi. I sindaci cercano risposte tra finanziamenti regionali e digitalizzazione

La crisi economica continua a mordere e la grande distribuzione fa sempre più concorrenza: a farne le spese sono i piccoli esercenti.
Negli ultimi anni, nel Saronnese, hanno abbassato la saracinesca decine di negozi. In qualche paese, Gerenzano in primis, hanno compensato le chiusure diverse aperture, ma sono casi rari, soprattutto nei comuni del circondario.
«Crisi a parte, il vero dramma è che non c’è ricambio generazionale - spiega il sindaco gerenzanese Ivano Campi - I giovani non seguono le orme dei genitori andati in pensione. Non dimentichiamo che in tanti hanno chiuso proprio perché pensionati».
Una situazione specchio di una tendenza sempre più diffusa, mentre proliferano i supermercati e discount e le strutture commerciali.
A detenere il record è Caronno Pertusella, dove da via Bergamo al viale Cinque Giornate (le strade più trafficate) sono stati aperti grossi negozi di abbigliamento, un supermercato, pub e pizzerie.
Ma il sindaco Marco Giudici non vuole essere pessimista: «Mi aspetto molto dall’adesione al Distretto del commercio Antiche brughiere - afferma - Ci consentirà di accedere a finanziamenti regionali per progetti mirati alla rinascita dei negozi, sia per eventi sia per arredi urbani e riqualificazioni».
Già, cosa fare per risollevare il commercio di vicinato? Ha le idee chiare l’assessore al Commercio di Cislago Marzia Campanella: «Sto cogliendo ogni occasione per promuovere lo shopping a chilometro zero, dando visibilità alle promo degli esercizi sui social e soprattutto sulla pagina Facebook “La Cislago del Commercio” - fa sapere - Ho voluto valorizzare molto la loro presenza e collaborazione a Natale, dando visibilità con striscioni a bordo della pista di pattinaggio, praticamente a costo zero».
Il sindaco di Uboldo Lorenzo Guzzetti concorda sugli eventi aggregativi che valorizzino i negozi ma dice a chiare lettere: «Non spetta al Comune portare clienti, ma devono essere gli stessi esercenti a rinnovarsi. È importante valorizzare, attraverso una digitalizzazione che ancora tarda a venire, i propri punti di forza: la bontà del servizio, l’assistenza al cliente, la qualità dei prodotti in vendita…».
A Origgio è nato il progetto “VisitOriggio”, fortemente voluto dal sindaco Mario Ceriani proprio per far risollevare i piccoli commercianti. Iniziato con l’apertura di una pagina Facebook si svilupperà, col supporto di una consulente, con l’organizzazione di eventi e progetti.
Ormai sono lontani i tempi in cui, come disse qualche anno fa Anna Maria D’Angelo, presidente dell’Unione Esercenti Gerenzano, «Erano aperti tanti negozi e andare al supermercato, dove l’unico rapporto esistente è tra cliente e carrello, era inutile».
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