IN PIAZZA REPUBBLICA
Saronno, fine della “rivolta” in Comune
Ok dei dipendenti comunali all’integrativo. Ma i saronnesi lasciati fuori dal municipio si infuriano

È rientrato lo stato di agitazione dei dipendenti comunali dopo l’assemblea svoltasi stamattina, 2 dicembre, in municipio, dove gli uffici sono rimasti chiusi per un paio d’ore mentre gli utenti, fuori dal palazzo, protestavano per la chiusura.
ARRIVA L’INTEGRATIVO
Verrà quindi prossimamente firmato l’accordo relativo al contratto decentrato, con un’integrazione di circa 120.000 euro, dove confluirà per quest’anno anche il fondo di 50.000 euro previsto per le “posizione operative” individuate tra i circa 170 dipendenti dell’ente locale. È stato in sostanza previsto il pagamento di tutte le indennità stabilite nel 2021, 20.000 euro destinati a progressioni di carriera con selezione tramite la valutazione dei dipendenti, circa 180.000 euro destinati a remunerare l’apporto individuale e il raggiungimento degli obiettivi dell’anno 2022. Nei 180.000 euro che verranno distribuiti come premio di produzione 50.000 euro saranno utilizzati nel 2023 per incrementare il numero delle posizioni organizzative con l’individuazione di nuovi funzionari.
MANCA IL PERSONALE
Sono però emerse serie preoccupazioni riguardo alla carenza di personale, nonostante gli impegni presi da parte dell’amministrazione civica di assumere nuovi dipendenti. Le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei lavoratori si sono ripromessi di ritrovarsi subito dopo il periodo natalizio per affrontare anche l’aspetto delle condizioni di lavoro e i carichi di lavoro dei dipendenti. «Vi sono diversi uffici in sofferenza - fanno sapere dalla rsu - entro fine l’amministrazione si è impegnata a assumere in tutto 23 persone, nuovo personale che però non basterà ancora a sostituire quanti nel frattempo hanno cessato la propria attività in Comune».
LO STATO DI AGITAZIONE
Nei giorni scorsi Cgil, Cisil, Uil e rsu avevano formalmente aperto lo stato di agitazione, successivamente c’era stato ancora un vertice in prefettura, a cui era seguito un altro incontro tra rappresentanti dei lavoratori e l’amministrazione civica.
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