CLAUDIO SALA
La Lega non teme le coltellate
«I due episodi sono un’eccezione, i saronnesi percepiscono una sicurezza maggiore»
Due accoltellamenti in due giorni, sempre in centro: quanto accaduto giovedì e venerdì sera è ormai diventato anche un caso politico mentre proseguono le indagini dei carabinieri per mettere a fuoco le responsabilità e il movente di questi episodi.
Per la Lega, partito di maggioranza relativa in città, si tratta di fatti isolati: «In una città di 40mila abitanti, l’attenzione deve sempre essere mantenuta alta ed è inevitabile che qualche episodio di violenza possa accadere, nonostante i risultati sinora raggiunti facciano ben sperare - dice il segretario locale del Carroccio, Claudio Sala - Gufi e cornacchie sono sempre pronti a speculare su fatti di cronaca che fino a pochi anni fa rappresentavano la quotidianità e oggi sono solo un’eccezione. Di rado sono coinvolti i saronnesi, che oggi percepiscono una maggiore sicurezza in città».
Dall’ospedale Niguarda di Milano, dov’è ricoverato, giunge intanto la notizia che il 31enne egiziano accoltellato giovedì sera nel corso di una lite con un altro straniero nella centralissima piazza De Gasperi, è ormai fuori pericolo. Ha subito una ferita all’addome, e quando è stato soccorso lamentava anche un forte stato di choc, ma si è ormai ripreso e nelle prossime ore potrebbe essere interrogato dagli investigatori che stanno cercando di fare luce sull’accaduto.
E anche su quanto avvenuto venerdì sera davanti alla stazione ferroviaria di “Saronno centro”, dove c’è stata una rissa fra almeno quattro nordafricani, con il fermo di un marocchino di 28 anni che aveva due coltelli e che diceva di avere ferito a una mano uno dei suoi contendenti, che d’altra parte è scappato e non è stato più trovato.
Proprio recentemente la Lega in consiglio comunale aveva annunciato di avere completato il proprio programma sulla sicurezza in città. Argomento sul quale ora ritorna il segretario Sala: «Chiunque commetta un reato va condannato, a prescindere dal colore della pelle, ma è chiaro che gli effetti di un’immigrazione fuori controllo, che per anni ha flagellato il nostro Paese, può portare a episodi di questo tipo. I soggetti coinvolti sono sempre i soliti, e chi ne paga le conseguenze è la collettività. Abbiamo a che fare con persone difficili da gestire e che faticheranno a integrarsi in una società civile rispettandone tradizioni e cultura. Il fallimento dell’integrazione è sotto gli occhi di tutti, e ora tocca alle amministrazioni di buon senso correre ai ripari e mettere una pezza ai danni generati dai vecchi governanti di sinistra, che hanno minato la sicurezza con la politica dell’accoglienza incontrollata. Noi da quattro anni stiamo riorganizzando e potenziando la polizia locale. La deriva lassista e buonista è stata interrotta».
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