SARONNO-SEREGNO
La paura viaggia in treno
Sassi contro un convoglio: i lanciatori scappano nel bosco vanamente inseguiti dalla Polfer

Sassi contro il Saronno-Seregno: per fortuna nessuno è rimasto ferito. Dopo le pietre sui binari, quelle lanciate contro i vagoni.
È accaduto al treno partito giovedì sera alle 20.05 da “Saronno centro”, un convoglio semivuoto ma sul quale era presente anche una pattuglia della polizia ferroviaria, anche per dare tranquillità ai pochi pendolari presenti lungo una linea ad “alto rischio” perché spesso utilizzata da spacciatori e tossicodipendenti diretti nei boschi vicini, e dove spesso si sono verificati furti e rapine ai danni dei viaggiatori.
In questo caso il treno aveva fatto tappa allo scalo di Saronno sud, era da poco ripartito e prima che potesse arrivare alla stazione successiva di Ceriano-Solaro c’è stato l’agguato.
Dall’oscurità del bosco è partita una sassaiola, con l’impatto delle pietre sulla carrozzeria dei vagoni, che ha fatto molto rumore ma ha prodotto solo qualche ammaccatura; al di là dello spavento, nessuno si è fatto del male.
Il treno si è comunque subito fermato e si sono precipitati a terra gli agenti della Polfer, che si sono lanciati all’inseguimento dei responsabili di questo episodio, che d’altra parte sono riusciti a fare perdere le tracce nel fitto della macchia boschiva e nel buio più assoluto. Non è stato neppure possibile stabilire con precisione di quante persone si trattasse.
Accertato che non ci fossero danni di grave entità, il convoglio è ben presto ripartito e ha portato a termine regolarmente la propria corsa, mentre sono in corso indagini per fare luce sull’accaduto e, se possibile, identificare i responsabili.
Durissimo contro gli autori di questo ennesimo atto teppistico il vicesindaco e assessore comunale alla Sicurezza di Ceriano Laghetto, nonché coordinatore dei sindaci della Lega in Lombardia, Dante Cattaneo: «È l’ennesima sfida allo Stato da parte delle persone che purtroppo frequentano i boschi della nostra zona. Spacciatori e zombie che vanno a comprare la droga e che stanno dilagando nelle città, nei paesi e nelle stazioni ferroviarie». ro.ban.
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