URBANISTICA
Saronno, un grattacielo di polemiche
Proteste dei residenti di via Genova e di alcune forze politiche dopo il sì al progetto

Sta per nascere il più alto edificio del centro storico e chi non è d’accordo con questo progetto si è ritrovato qualche sera fa a Casa Morandi per fare il punto e ribadire il proprio “no”.
Il progetto è stato però già approvato, e allora si è pensato di guardare al futuro: all’iniziativa promossa da Europa verde con il Comitato dei cittadini di via Genova farà ora seguito una mozione in consiglio comunale - che sarà presentata dal gruppo di Obiettivo Saronno - per impegnare la giunta a inserire nel Pgt, il Piano di governo del territorio, norme che in futuro impediscano e comunque pongano un freno a operazioni urbanistiche di questo tipo.
IL PROGETTO
Tutto nasce dal progetto di via Genova dove un’area di vecchie case a cortile sarà demolita e sostituita da uno stabile di 9 piani, un piccolo grattacielo che sarà di gran lunga l’edificio più alto in quella parte di città. Pur non bocciando il progetto, comunque in linea con quanto previsto dal Pgt saronnese, anche i responsabili della Sovrintendenza per i beni e le attività culturali della Lombardia avevano da subito espresso dubbi quando avevano esaminato i dettagli dell’intervento, osservando come operazioni con un incremento volumetrico come quelle previste per via Genova, abbiano effetti «dirompenti sullo skyline, sulla scala urbana e in definitiva sull’identità del cuore della città».
I CONTRARI
La lista civica di opposizione Obiettivo Saronno è decisamente contro il progetto: «Il 29 settembre la Giunta Airoldi, priva dell’assessore all’urbanistica dimissionario solo dieci giorni prima, ha approvato la delibera che permetterà di costruire in via Genova questo palazzo di 9 piani. La delibera crea un precedente tale per cui, se il Pgt non sarà modificato, darà il via libera per costruire palazzi di simile altezza in tutto il nucleo di antica formazione. È in preparazione perciò una mozione per chiedere all’amministrazione di intervenire rapidamente sulla modifica del Pgt mettendo un vincolo chiaro sulle altezze degli edifici almeno nell’area appartenente al nucleo di prima formazione. La modifica del Pgt è stato uno dei punti cardine del programma elettorale dell’amministrazione Airoldi, ma in due anni il processo non è stato nemmeno avviato».
Anche Europa verde si è sempre detta contraria ad alzare gli edifici del centro: «La giunta del sindaco Augusto Airoldi sembra non abbia voglia o non sia in grado di svincolarsi dalle politiche urbanistiche del passato, nonostante le tante promesse elettorali. Crediamo che le aree classificate di antica formazione dovrebbero essere salvaguardate e valorizzate; e non dovrebbe essere possibile che in nome di un maggiore profitto si possano ricostruire a proprio piacimento edifici senza rispettare la coerenza del centro storico. Nel passato queste operazioni hanno già prodotto l’inguardabile piazza De Gasperi o il bruttissimo edificio della ex Standa».
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