ABBUFFATA DI ALCOL
Sbronzi a 15 anni. Corsa in ospedale
I ragazzini portati in ambulanza al Circolo e al Del Ponte. Uno era in coma etilico

A un passo dal coma etilico. Una sbronza storica che diventa una pesante intossicazione da chissà quale intruglio ingollato in una sera di festa.
Due ragazzini di 15 anni sono finiti in ospedale, per aver bevuto troppo. Uno dei due, in coma etilico, l’altro appunto, a un passo.
Un limite lieve e che si valica in un soffio, anzi un un sorso.
Ambulanza, corsa in ospedale, l’arrivo dei carabinieri, la chiamata ai genitori. Le cure, tra Pronto soccorso del Circolo e Punto di primo soccorso dell’ospedale Del Ponte.
Il dubbio che uno dei due possa aver fumato non proprio una sigaretta. Un caso da manuale, solo che stavolta a finire insieme in ospedale sono stati due amici, portati dall’ambulanza che li ha prelevati nel cuore della notte, ma in due momenti distinti, dalla stessa zona, a Bizzozero, probabilmente provenienti dalla stessa festa.
Un minorenne è stato curato all’ospedale “dei grandi”, l’altro in quello dei bambini. Sono stati quindi spostati entrambi al Del Ponte e in seguito, nella giornata di ieri, dimessi.
Le condizioni di uno dei due, in particolare, sono apparse preoccupanti: quello stare male “soporifero”, quel dormire, straparlare che fa parlare, appunto, di coma, anche se clinicamente (e per fortuna) non è un vero e proprio coma etilico.
Ancora “fumose” - perdonate il gioco di parole - le circostanze nel quale è avvenuto il doppio episodio, ma forse poco conta questo aspetto. Conta invece il fatto che per l’ennesima volta, due minorenni sono finiti in ospedale perché non si reggevano in piedi dal troppo alcol ingerito. Un ragazzino di Varese, l’altro residente in Svizzera.
Due minorenni che non pare avessero mai avuto e dato problemi sul fronte delle sbronze. Pare si sia trattato, insomma, di una bevuta occasionale.
«Non passa mese in cui non ci sia qualche minorenne che arriva da noi per avere bevuto troppo - dice Massimo Agosti, responsabile del Dipartimento della donna e del bambino e docente di Pediatria all’Università dell’Insubria -. A fisici non ancora maturi come quelli dei ragazzini bastano davvero pochi bicchieri per perdere del tutto il controllo sui propri riflessi. Non si deve mai smettere di educare su questo fronte, di fare comprendere i rischi che si corrono, basta una birra in più».
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