L’OPERAZIONE
Luino: scandalo Coppa del Mondo, Manzo arrestato
Presidente della Canottieri Luino ai domiciliari. Sedici misure cautelari: corruzione e turbativa d’asta negli appalti sui Mondiali di Sabaudia

C’è anche Luigi Manzo, luinese, presidente della Canottieri Luino, tra le persone arrestate nell’ambito dell’operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale di Latina: nel mirino l’organizzazione della Coppa del mondo di canottaggio, concessioni balneari e appalti nella zona di Sabaudia. Sedici le misure cautelari, coinvolto anche sindaco di Sabaudia e più in generale amministratori, funzionari pubblici e imprenditori. Si contestano, a vario titolo, i reati di corruzione, turbativa d’asta, peculato e falso ideologico.
ARRESTI DOMICILIARI
Manzo è agli arresti domiciliari: è stato coinvolto nel suo ruolo di direttore generale del Comitato Grandi Eventi Remieri a Sabaudia, dove aveva assunto l’incarico da qualche anno dopo aver ricoperto lo stesso ruolo, con successo, a Varese. Sposato con un figlio, stava lavorando all’organizzazione dei Campionati Europei previsti sempre nella località laziale a maggio. Ex dirigente bancario, è consigliere in carica del Comitato Regionale Lombardo della Federcanottaggio. L‘ordinanza d’arresto nei confronti di Manzo, è stata eseguita dai carabinieri del reparto operativo del Comando Provinciale di Varese.
LE INDAGINI
Le indagini hanno riguardato anche concessioni demaniali rilasciate dal comune di Sabaudia. In corso perquisizioni e sequestri. Sono state coordinate dalla procura di Latina. In particolare alla sindaca di Sabaudia, Giada Gervasi sono contestati 11 episodi di turbativa d’asta e uno di corruzione. In totale sono una ventina le persone finite nel registro degli indagati.
FAVORITISMI E PRIVILEGI
Tutte le quarantacinque attività balneari presenti sul lido di Sabaudia avrebbero goduto, nel tempo, di favoritismi e privilegi all’interno del Comune di Sabaudia. E’ quanto emerge da una nota diffusa dal procuratore di Latina, Giuseppe De Falco, e relativa all’indagine che ha portato oggi all’arresto di 16 persone tra cui anche il sindaco della cittadina del litorale pontino. In base a quanto accertato dagli inquirenti “alcuni dipendenti pubblici sarebbero, in concreto, i titolari di alcuni stabilimenti e chioschi oggetto di favoritismi.” L’attività di indagine, condotta dal procuratore aggiunto Carlo Lasperanza e dai sostituti Antonio Sgarrella e Valentina Giammaria, è iniziata nel novembre 2019 a seguito dell’incendio alla centrale termica dell’Ente Parco Nazionale del Circeo e alle minacce al Comandante della Stazione Carabinieri Forestali “Parco di Sabaudia.” “I militari dell’arma, nel corso delle investigazioni, durate oltre sette mesi, hanno accertato e ricostruito undici episodi di turbativa d’asta - è detto in una nota della Procura -, la formazione di innumerevoli atti falsi, nonché condotte corruttive che sarebbero state poste in essere dal Sindaco di Sabaudia e da amministratori comunali, in concorso con imprenditori e funzionari comunali. Sotto la lente di ingrandimento degli investigatori “è finita soprattutto la Coppa del Mondo di canottaggio, che si sarebbe dovuta svolgere a Sabaudia nel 2020, con riferimento alla quale appaiono favorite ditte compiacenti all’amministrazione comunale, sia nella realizzazione del campo di gara sia nell’affidamento del servizio di manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica, per un giro di affari di circa 1 milioni di euro”.
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