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Sarà Luca Scapuzzi il primo colpo del mercato invernale del Varese.
L'accordo col Manchester City, club proprietario dell’attaccante, è già stato trovato: prestito gratuito con diritto di riscatto. Intesa raggiunta anche col ragazzo. Manca solo l'ufficialità, che arriverà nei prossimi giorni. Prima bisognerà sbrigare alcune pratiche con la Gran Bretagna.
Trequartista e punta esterna, milanese classe 1991, Scapuzzi sarà una sorta di vice Neto Pereira. In casa biancorossa si ritiene che gli spazi per mettersi in mostra non gli mancheranno. Il direttore sportivo Mauro Milanese è stato bravo a fiutare l'opportunità, a giocare d'anticipo e a capire che l'operazione poteva far convergere gli interessi di tutti. Del ragazzo, che ha voglia di giocare in una realtà stimolante come la cadetteria italiana; del Varese, che potrà contare su un elemento tecnicamente interessante e animato da motivazioni forti; di Roberto Mancini, il trainer del City che ha "benedetto" il trasferimento all'ombra del Sacro Monte ritenendolo una buona opportunità di crescita per il ragazzo.
Scapuzzi non ha mai giocato in Premier League con la prima squadra del Manchester City: ha disputato alcune gare nelle coppe nazionali ed è sceso in campo con l’Under 21 e con Oldham Athletic e Portsmouth (società alle quali era stato girato in prestito).
L'arrivo di Scapuzzi, che si sta allenando col Varese dallo scorso 20 dicembre, dovrebbe sbarrare definitivamente la strada verso il sampdoriano Juan Antonio. L'argentino classe ’88, certo, sarebbe un nome altisonante per la B, ma in via Sempione ragionano andando oltre le quotazioni teoriche.
Ancor più dopo il mercato invernale della passata stagione: al di là delle dichiarazioni ufficiali e col massimo rispetto per il giocatore, non è un mistero che le aspettative nei confronti di Granoche fossero superiori rispetto al rendimento fornito dall’uruguaiano.
Il Varese, ovvio, cerca gente brava: «Se cambiamo lo facciamo per migliorarci» ribadisce il direttore generale Enzo Montemurro. Tuttavia nell’ottica di via Sempione la qualità deve sempre essere accompagnata da un'altra prerogativa imprescindibile: la voglia di sbattersi e di crescere. «Vogliamo gente che abbia fame» ripetono spesso Milanese e Montemurro. L’ipotetica operazione Juan Antonio, peraltro, non potrebbe prescindere da un sostanzioso aiuto della Samp nel pagamento di un ingaggio molto elevato per gli standard varesini (si parla di oltre 500mila euro a stagione).
Scapuzzi a parte, in attacco potrebbe accadere altro: se Matteo Momenté e Umberto Eusepi partiranno entrambi (in prestito), il Varese acquisirà un ulteriore uomo offensivo. Le sue caratteristiche?
Quelle della prima punta. Si andrebbe cioè alla ricerca di un giocatore in grado di coprire Ebagua. In linea generale, e al netto dell'imprevedibilità che ogni calciomercato comporta, la società biancorossa non ha intenzione di compiere rivoluzioni. Peraltro è presumibile che la finestra invernale delle compravendite porti ventate di novità solo verso la fine del mese.
In difesa verrà verificata la posizione di Alessandro Bernardini, oggi a Livorno e diviso in comproprietà col club amaranto: se esisteranno gli spiragli, il Varese proverà a riportarlo ai piedi del Sacro Monte.
Nei giorni scorsi rumors da Torino volevano i granata intenzionati a chiedere subito Riccardo Fiamozzi. Già prima di Natale, tuttavia, Milanese ha spiegato che il baby difensore resterà a Varese fino al termine della stagione. Poi si vedrà: Fiamozzi è stato ceduto al Toro la scorsa estate, però il ds si è garantito un peso importante sul futuro del ragazzo fissando a proprio favore un diritto di riscatto della metà del cartellino a cifre basse. Che verrà esercitato.
Il centrocampo? Qualcosa cambierà solo se verrà individuata una pedina in grado di far compiere un salto in avanti importante dal punto di vista tecnico. E se esisteranno condizioni sopportabili per poterla ingaggiare.

Luca Spriano

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