CORONAVIRUS
Schiranna, giù la mascherina
Gli abitanti denunciano: «Qui assalto di visitatori poco protetti»
Il timore dell’assalto era stato espresso sia per la pista ciclabile e la Schiranna sia per il Sacro Monte. Se finora i comportamenti dei cittadini sono stati più o meno rispettosi delle regole di distanziamento e protezione, con il passare delle ore dalla fine del lockdown sembra che alcuni abbiano allentato i timori e spesso dimenticato educazione e buone maniere.
Le segnalazioni giungono dalla Schiranna, quartiere, anzi borgo in riva la lago con una larga fetta della popolazione non proprio composta da ventenni. «La prossima volta chiamiamo le forze dell’ordine, non ci si può comportare così», commenta un abitante storico, poco più che sessantenne. «Anche poco fa (ieri mattina, mercoledì 20 maggio Ndr) è nata una discussione con una coppia che sarà stata più anziana di me, perché qui si viene al lago e ci si dimentica la mascherina. E se lo si fa notare, ti rispondono anche».
Il problema è il seguente. Si va a passeggiare al lago, ci si siede sulle panchine, si scorda il distanziamento ma anche il rispetto delle norme. La mascherina o non si mette proprio o la si tiene come fosse uno scaldacollo, in tasca o addirittura in auto, dimenticata lì.
Non sono tanto gli sportivi (che peraltro durante l’attività possono non essere riparati per evitare letteralmente di soffocare) e dunque il problema non viene rilevato sulla pista ciclabile, ma in riva la lago, sulle panchine, lungo i percorsi dentro e fuori il parco Zanzi.
«Noi qui abitiamo e uscire con il timore di essere contagiati, alla nostra età, dopo mesi in cui l’abbiamo scampata non ci sta bene - continua l’abitante portavoce del disappunto di molti -. La gente evidentemente pensa di venire qui e di essere in una zona franca, solo perché c’è il lago, ma non è così».
La cosa che sorprende è che la denuncia di persone a passeggio non munite di dispositivi di protezione individuale riguarda adulti e anzi non più giovanissimi, «mentre i ragazzi che la sera si riuniscono qui sono ligi alle disposizioni, tutti con le mascherine e tutti distanziati», continuano gli abitanti della Schiranna.
Un timore, quello di essere esposti al contagio da visitatori e villeggianti, rimbalza spesso dalle località più turistiche del nostro territorio e che, prima della riapertura, era stato espresso anche al Sacro Monte, non solo per i rischi sul fronte sanitario ma anche per i timori dell’assalto alle bellezze del patrimonio artistico e ambientale in un momento in cui attenzione e distanziamento devono essere enormi.
«I controlli proseguono, anche per verificare che non venga violata la norma di coprirsi il volto», commenta il comandante della Polizia locale Matteo Ferrario, mentre il commissario capo Luca Baroffio sottolinea che «le multe date per assenza di mascherina», sono state finora poche, ma che «i controlli continueranno».
La cifra da sborsare è notevole, 400 euro, che scende a 280 se la multa viene pagata entro 30 giorni. «Il volto va tenuto coperto, le norme le conoscono tutti ma qui si tratta di buonsenso - dicono alla Polizia locale -: se in un luogo affollato ci passa accanto qualcuno e fa uno starnuto, è inutile pensare di correre ai ripari tirandoci su la mascherina: è pericoloso».
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