SISTEMI INFORMATIVI
Sea esternalizza, fuori 60 lavoratori a Malpensa
Oltre la metà dei dipendenti Itc sarà trasferita a un’azienda esterna: «Peggioramento delle condizioni». Via agli scioperi

«Grazie per il “regalo” di Natale. I lavoratori Ict esternalizzati e le loro famiglie». Un polemico biglietto di auguri esposto ieri, martedì 21 dicembre, all’ingresso dell’Infocenter di Malpensa. Autori, i lavoratori dei sistemi informativi di Sea.
Destinatarie, diverse figure apicali del gestore: l’ad Armando Brunini, il direttore delle risorse umane e i responsabili delle altre direzioni, che proprio ieri avevano presenziato a Malpensa e a Linate allo scambio di auguri natalizi con i dipendenti. Per 60 lavoratori su 100 «Sea, oltre al panettone, sotto l’albero recapiterà la lettera di avvio della cessione di ramo d’azienda», fa sapere Cub Trasporti. Un passaggio a una società terza che comporterà, per i dipendenti interessati dall’operazione nei due scali, l’applicazione di un contratto nazionale diverso, con peggioramento delle condizioni lavorative e perdite salariali e previdenziali.
Sempre ieri mattina si è poi tenuta su Zoom una riunione tra Sea, sindacati, Comune di Milano e prefetto, nell’ambito della procedura di raffreddamento e conciliazione tra le parti. «Le sigle hanno chiesto a Sea di retrocedere», riferisce Giovanni Cervone di Cub, «ma il gestore ha ribadito che andrà avanti».
Secondo le fonti sindacali a febbraio si costituirà una srl, con iniziale partecipazione di Sea al 100 per cento. Tra marzo e aprile sarà indetto un bando per la cessione, prevista tra settembre e ottobre. Da tale momento i 60 lavoratori usciranno definitivamente dal perimetro del gestore. «Sea ha già fatto esternalizzazioni in passato, ma è la prima volta che non ricolloca i lavoratori», dice Cervone. Per Cub è il primo passo verso una progressiva frammentazione delle attività di Sea: «Nei prossimi anni verrà spezzettata e privatizzata, con sempre meno garanzie per chi lavora». Il 2022 vedrà mobilitazioni per tentare il blocco dell’operazione: «Dopo le festività cominceranno scioperi di tutti i dipendenti, non solo quelli Ict. Anche perché oggi tocca a noi, ma domani toccherà ad altri».
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