BOBBIATE
L’incrocio fa paura: mettete un semaforo intelligente
Velocità folli al crocicchio di via Daverio in prossimità delle scuole, diversi i suggerimenti dei residenti per migliorare la sicurezza

«La soluzione è un bel semaforo intelligente, ma non di quelli per fare cassa: intendo, invece, una telecamera o un sensore che controllino la velocità sulla via Daverio. Se si superano i 50 chilometri orari, scatta il rosso. E poi una bella segnaletica di “zona a velocità controllata” ed anche un pannello, che rileva l’andatura di ciascuno, sopra l’incrocio stesso».
Si torna a parlare di uno dei crocicchi stradali più temuti, quello di Bobbiate all’altezza delle scuole, dove al momento è in vigore un semaforo standard.
Ritenuto uno dei punti più pericolosi della città, gli automobilisti sfrecciano a velocità folli a qualsiasi ora e clamorose sono le svolte contromano dalla via verso la piazza.
Il primo a suggerire l’idea del semaforo intelligente è un “addetto ai lavori”, che si fa chiamare con il nickname di Jerry Calamaro, di professione taxista: «Sulla via Zonda - ci tiene a suggerire ancora all’amministrazione - per evitare gli ingorghi del mattino con anche dieci auto ferme in attesa che scatti il verde e che creano inquinamento e rendono l’aria irrespirabile, la soluzione è un altro regolatore del traffico, in base ai flussi di transito sulla strada».
Rincara un’altra bobbiatese, Laura Ponzin, che condivide la contrarietà ai 30 all’ora, limite che invece è caldeggiato dal vicesindaco Daniele Zanzi ed è attualmente allo studio, sull’esempio della via XXV Aprile: «Un limite così basso non serve a nulla se non ci sono i vigili che danno le multe. Trovo utile, perciò, l’idea di un semaforo che faccia scattare il rosso in presenza di guidatori dal “piede pesante”».
Se il problema su quel tratto di strada - che, lo ricordiamo, è molto frequentata anche da bambini e ragazzi, visto che lì si affacciano scuola primaria e scuola dell’infanzia - è molto sentito e condiviso da tutto il quartiere, la soluzione non è unanime: «Io ho il polso della situazione soprattutto al mattino - spiega Laura Trainini, che gestisce un’attività commerciale lungo l’arteria di comunicazione -: le moto sfrecciano a tutta velocità, soprattutto in salita e accelerano proprio dopo il semaforo. L’idea del 30 all’ora non mi dispiace, vedo che da altre parti sta funzionando. È un deterrente automatico».
Per risolvere il problema in salita, bisognerebbe anche «mettere un rilevatore - riprende Ponzin - in altre zone stanno funzionando, la gente rallenta. Io metterei una scatola arancione ulteriore all’altezza del supermercato a scendere, visto che proprio in quel punto iniziano gli show dei conducenti disinvolti».
Concorde sui rilevatori è anche la signora Lorena, che tutti i giorni accompagna i bambini a scuola: «Così la questione potrebbe migliorare».
Opinione condivisa è che una fetta delle irregolarità e dell’impazienza degli automobilisti è dovuta all’assenza dei “golfi di fermata” per la linea N: «Un esempio per tutti è la sosta in via Corridoni, con la nuova viabilità in vigore da quasi un anno ci saremmo aspettati che fosse prevista una bella rientranza».
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