IL CASO
Sesso, botte. E denuncia
Escort soccorsa dai carabinieri: derubata e presa con la forza dal titolare di un sexy shop ora indagato

I carabinieri di Mornago l'hanno trovata tremante, disperata e in lacrime, sul ciglio di un bosco verso le 3.30 di notte di domenica 8 febbraio.
E a loro la donna, 27 anni, una ballerina di lap dance di nazionalità rumena ma domiciliata a Vanzaghello, ha raccontato una storia tristissima fatta di soprusi e violenza.
Una storia che, alla fine, ha portato alla denuncia di un uomo, un varesino di 53 anni, per violenza sessuale, sfruttamento della prostituzione e tentata estorsione.
Tutto è cominciato qualche giorno fa, quando la giovane donna è stata contattata dall'uomo, titolare di vari negozi nel campo dell'hard, ha contattato la rumena, chiedendole se volesse mettere in scena uno spettacolino privato con tanto di spogliarello in uno dei suoi locali, chiusi al pubblico, per un solo cliente.
La ragazza ha accettato; il giorno dell'appuntamento, in stazione a Gallarate, era proprio sabato sera. Lei è scesa dal treno accompagnata dal suo compagno, e ha trovato ad attenderla come previsto il varesino che l'aveva contattata.
Spogliarello per uno
Sale in auto con lui, incontrano il cliente, un quarantacinquenne di Varese, che aveva concordato con l'altro le prestazioni, e in tre raggiungono la garçonniere.
Il titolare nel frattempo attende che la ragazza si esibisca per l'altro, come pattuito. E tutto avviene secondo le previsioni: via allo spogliarello con lap dance e anche alla prestazione sessuale che, a quanto sembra, era stata prevista come uno dei momenti della serata.
Alla fine, i tre si riuniscono e vanno a bere il bicchiere della staffa in un bar nei dintorni: una birra in compagnia, per la precisione.
A dimostrazione che anche il quarantacinquenne era un buon conoscente dell'altro, viene riaccompagnato a casa, non prima a quanto pare di aver pagato la donna: 150 euro per lo spogliarello e il ballo, più altri 100 per la prestazione sessuale.
Tutto precipita quando il proprietario della garçonniere, dopo essersi offerto di riaccompagnare a Vanzaghello la ballerina, in auto palesa le sue vere intenzioni: dei 250 euro guadagnati da lei ne pretende una parte, 100 euro. La ragazza apre la borsetta, fruga disperata e alza il capo sconvolta: «Mi hanno rubato il portafoglio, forse al bar», dice.
Ma lui non si lascia convincere dalla disperazione di lei, pretende quei soldi, è convinto che lei bari. O, in alternativa, pretende una prestazione sessuale.
Nel frattempo i due sono arrivati in auto nella zona boschiva intorno a Casale Litta, lui è sempre più infuriato, la donna si sottrae. Ma non c'è nulla da fare, alla fine la prende con la forza.
Poi la scarica giù dall'auto e riparte. Lei, piangente, ha il cellulare con il quale chiedere aiuto: arrivano i carabinieri, la accompagnano in ospedale a Varese per i necessari referti sull'avvenuta violenza, mentre un'altra pattuglia si occupa dell'identificazione dell'uomo. Lo rintracciano e lo perquisiscono, mentre lui insiste nel dire che voleva solo i soldi e nient'altro.
Addosso ha un coltellino e un piccolo manganello, che gli fruttano comunque la denuncia per porto abusivo di oggetti atti a offendere, perchè in giro non si possono portare.
Non danno invece risultati, nel senso che il portafogli della donna non si trova, i controlli dei carabinieri nelle attività delle quali è titolare nel mondo dei sexy shop. Oltre a identificare il cinquantatreenne, i militari di Mornago hanno scoperto chi fosse il cliente per cercare anche da lui il denaro della donna. Ma non c'era neanche lì.
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