L’ADDIO
Sesto Calende piange Christian: «Uno di noi»
Tanti colleghi ai funerali di Martinelli, morto sul lavoro

«Eri una bella persona, che sapeva trovare una parola buona per tutti, sempre disponibile. Ti promettiamo che staremo vicino alla tua famiglia».
Con la voce rotta a tratti dalla commozione, alla fine del funerale di oggi, venerdì 14 maggio, un’amica ha voluto ricordare dall’altare Christian Martinelli, l’operaio di 48 anni morto sul lavoro mercoledì 5 maggio nell’azienda “Luigi Bandera” di Busto Arsizio. All’Abbazia di San Donato di Sesto Calende tantissimi amici e colleghi si sono stretti alla moglie Sara, alle due bambine e alla mamma Margherita. Molti sono rimasti fuori, sul sagrato, e hanno potuto seguire le esequie grazie all’altoparlante. Nella sua omelia, il parroco don Luigi Ferè ha parlato con parole profonde di Christian, nativo di Legnano e diventato sestese d’adozione dopo il matrimonio e da allora molto legato alla comunità.
«Era uno di noi - ha detto il sacerdote -. Un bravo padre, che faceva tutto per i suoi cari e in casa. Ma non fermiamoci solo al sentimento, che resta nei familiari ma rischia di passare negli altri. Questa morte ci interroga, pone domande e ognuno deve rispondere con la propria responsabilità alla domanda “che cosa devo fare perché non capiti più?”. Tutti: politici, sindacati, chiesa. Ricordiamo le parole di Giovanni Paolo II: «Il lavoro per l’uomo e non l’uomo per il lavoro». Un lungo applauso ha accompagnato la partenza del feretro.
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