CROLLI AL MARCHETTI
Il cavalcavia perde pezzi
Il Comune ha commissionato una perizia: «Ma la Provincia ha perso i documenti del collaudo»
Nuovo allarme per la caduta di un pezzo di cemento dal cavalcavia “Alessandro Marchetti”, la struttura che supera la linea ferroviaria Milano-Domodossola e unisce il centro, diviso dalla Statale 33 del Sempione, al rione Abbazia. A denunciare l’accaduto sui social il gruppo di minoranza “Insieme per Sesto”.
L’assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco Edoardo Favaron ha inviato in via Vittorio Veneto l’impresa nel punto in cui sono collocati gli ingressi delle scuole: il manufatto è sotto osservazione dal 2017. Favaron ha anche chiamato per oggi, venerdì 26 marzo, l’ingegner Maurizio Riboni di Novara al quale l’Amministrazione già dal 2019 ha affidato l’incarico per una perizia.
L’assessore aveva informato il Consiglio che «si prevede nel 2022 lo stanziamento di 400.000 euro, già disponibili nel bilancio da contributo regionale, e nel 2023 di altri 400.000 euro, da recuperare». Anticipando che «per prevenire ulteriori crolli verrà posizionato un telone protettivo in attesa della messa in sicurezza».
Inquietante la dichiarazione del sindaco Giovanni Buzzi in Consiglio: «La Provincia, più volte sollecitata a consegnarci il documento del collaudo statico, a oggi non ci ha ancora risposto e non possiamo quindi confrontare i dati tecnici del 1975. Abbiamo più volte scritto lettere di sollecito per ottenere il documento ma pare che non si trovi negli archivi di Villa Recalcati. Non posso credere che non sia stato fatto il collaudo perché è prassi. Il nostro tecnico, se non ha in mano quel documento, dovrà procedere rifacendo le prove statiche. Ho chiesto alla Provincia, nel caso non si rinvenisse quel documento, di avere una dichiarazione scritta che certifichi la mancanza della relazione». E Favaron nel Consiglio del 10 marzo scorso ha confermato che «i documenti sono stati persi dalla Provincia».
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