FURTI A RAFFICA
Sesto Calende, ladro tradito dai tatuaggi
Arrestato dai carabinieri. Le razzie in vivai e ristoranti tra giugno e agosto

Sette colpi tra giugno e agosto, sfoggiando i tatuaggi - soprattutto quello sul collo - a favore di telecamere e addirittura autodenunciandosi nel tentativo di allontanare i sospetti da sé. Non è andato molto lontano il quarantanovenne di origini catanesi che ha trascorso l’estate a razziare attività commerciali e ristoranti: i carabinieri sestesi hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Stefano Colombo su richiesta del pubblico ministero Carlo Alberto Lafiandra.
Ieri mattina, lunedì 2 ottobre, il ladro è stato interrogato ma, difeso dall’avvocato Michela Ghiso, ha scelto di non rispondere.
Stando agli elementi raccolti nel corso delle indagini, il 25 giugno l’uomo si sarebbe introdotto in un’apicultura e avrebbe rubato 100 euro in monete prese dal fondo cassa e uno smartphone, subito dopo sarebbe saltato nella floricultura accanto dove però non c’era neppure un centesimo da arraffare.
Nella notte del 12 luglio avrebbe invece razziato un ristorante, dal quale sarebbe fuggito con 5mila euro. Ad agosto è stato il turno di una macelleria halal, nella quale sarebbe entrato passando dalla cantina. Avrebbe rotto il salvadanaio prendendosi i 250 euro che il titolare aveva risparmiato. Il 13 agosto avrebbe preso di mira due turisti tedeschi, marito e moglie. Arrivati nel parcheggio di via Barberi con il loro camper Chrysler, la coppia era andata in spiaggia lasciando una borsa all’interno della casa mobile. Al ritorno trovarono un finestrino rotto: la borsa, in cui c’erano una macchina fotografica da mille euro, 40 euro e due carte di credito, non c’era più. Un turista americano lo aveva visto armeggiare e ne fece una descrizione ai carabinieri. Il quarantanovenne si accorse di essere stato osservato e così, mettendo le mani avanti, andò in caserma a dichiarare di non aver nulla a che fare con quel furto e sollecitando la visione delle telecamere dell’Esselunga, davanti alle quali sarebbe passato senza alcun tipo di borsa.
Peccato che nessuno avesse parlato di borse, né era stata divulgata la notizia. A Ferragosto il ladro avrebbe rubato in un altro ristorante dove però non trovò nulla di valore. Qualche giorno più tardi violò il garage di un’abitazione per intascarsi la bellezza di 5 euro in monetine raschiate dal vano porta oggetti dell’auto.
La maggior parte delle sue imprese sono state filmate, agli atti ci sono primi piani che non lasciano margini di dubbio. Ma la presunzione di innocenza deve prevalere fino all’ultimo grado di giudizio.
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