LA SENTENZA
Sfregio alla candeggina: Bossi junior condannato
Gavettone contro un esponente di Rifondazione comunista. Roberto paga 550 euro di multa e 1400 euro di risarcimento

Il pagamento di 550 euro come sanzione pecuniaria per aver commesso il reato di lesioni. E un risarcimento di 1.400 euro alla vittima.: è costato caro il "gavettone alla candeggina" che Roberto Bossi, figlio ventunenne del Senatùr, ha lanciato due anni fa a Laveno Mombello, nel pieno della campagna elettorale per le amministrative, contro un militante di Rifondazione comunista, Luigi Schiesaro, 49 anni, residente in paese, che stava attaccando manifesti e che fu colpito al volto, riportando lesioni giudicate guaribili in sette giorni.
La sentenza di condanna è arrivata la mattina di lunedì 2 marzo e a pronunciarla è stato il giudice di pace di Gavirate.
Roberto Bossi, che inizialmente era stato denunciato non solo per lesioni, ma anche per ingiurie, è stato riconosciuto colpevole solo del primo reato e dovrà risarcire all’avversario politico, al quale provocò un’irritazione alla pelle del viso, settecento euro per il danno biologico subìto e altri settecento per il danno morale, mentre la pena detentiva è stata tramutata dal giudice in una sanzione pecuniaria, pari, come detto, a 550 euro (un altro giovane che era con Bossi è stato invece condannato a pagare 750 euro).
L'episodio - così come ricostruito dall'avvocato Massimiliano D'Alessio del Foro di Milano, che assisteva Schiesaro con la collega Martina Bianchi - risale al marzo 2010.
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