IN SALA MONTANARI
Sicurezza sul lavoro, rinnovato il protocollo d’intesa
Voluto due anni fa dal prefetto Pasquariello, è firmato da istituzioni, associazioni datoriali e organizzazioni sindacali
Rinnovata questa mattina – mercoledì 12 novembre – la firma del “Protocollo d’intesa per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, intesa sottoscritta due anni fa e rilanciata oggi, con la partecipazione di istituzioni, associazioni datoriali, organizzazioni sindacali. Nel documento, nato sotto la regia del prefetto Salvatore Pasquariello, si sottolinea che «la tutela della salute e sicurezza sul lavoro, oltre che un valore etico, è un principio affermato esplicitamente dall’ordinamento giuridico». Oltre al fatto che la sicurezza «rappresenta un valore condiviso da tutti i soggetti coinvolti nelle politiche del lavoro». Alla firma in Camera di Commercio è intervenuto anche il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha lanciato l’idea di incentivare l’arrivo di nuovi ispettori del lavoro rendendo le assunzioni a tempo indeterminato. Plauso per l’intesa espresso anche dal presidente di Confindustria Varese, Luigi Galdabini, e dalla segretaria generale della Cgil di Varese, Stefania Filetti.
FONTANA: «SICUREZZA SUL LAVORO SEMPRE AL CENTRO»
«La sicurezza su lavoro deve essere sempre al centro», ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. «Dobbiamo fare in modo che la cultura della sicurezza entri nei lavoratori e nei datori di lavoro. I lavoratori devono pretendere l’applicazione delle norme di tutela. E per farlo devono conoscerle. Noi come istituzione ci siamo», aggiunge il governatore, che pone l’accento sulla carenza di ispettori: «I controlli sono necessari e gli ispettori non sono molti, forse anche perché gli incarichi sono a tempo determinato, probabilmente anche per questo i bandi vanno deserti. Sarebbe opportuno una modifica normativa che possa rendere gli incarichi a tempo indeterminato».
GALDABINI: «SICUREZZA DEVE ESSERE PRIORITÀ ASSOLUTA»
«Confindustria Varese rinnova con convinzione la firma del protocollo perché crediamo fermamente che il miglioramento continuo della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro sia una priorità assoluta – ha detto il presidente di Confindustria Varese, Luigi Galdabini –. Il nostro obiettivo è, da sempre, quello di porre la persona al centro dello sviluppo competitivo delle nostre imprese e del benessere sociale. Ecco perché riteniamo che le tematiche legate alla salute e alla sicurezza dei luoghi di lavoro non rappresentino solo degli obblighi di legge da rispettare, ma siano una leva strategica di sviluppo per poter competere sui mercati. È con questa convinzione che, come Confindustria Varese, portiamo avanti il nostro impegno sul terreno della promozione della salute e della sicurezza, ma anche dell’innovazione nella prevenzione degli infortuni. Lo stiamo facendo non solo nel più ampio ambito dei tavoli di lavoro avviati insieme a tutte le altre parti sociali dal prefetto Salvatore Pasquariello. Ma anche con iniziative e progetti che promuoviamo tra le nostre imprese associate. Un esempio è lo strumento dei break formativi, nato da un percorso intrapreso insieme al sindacato, e che ha fatto scuola a livello nazionale come un passo avanti innovativo nell’aggiornamento del personale delle imprese. Ciò attraverso pillole formative, di breve durata, in orario di lavoro, direttamente sulle postazioni e non in aula. Una formula, questa, che si sta rilevando molto efficace in termini di prevenzione in quelle realtà che la stanno implementando. Abbiamo portato la formazione direttamente in fabbrica. Importante è stata anche l’esperienza del Premio Best Practices, avviato sempre insieme al sindacato. Un’iniziativa con cui mettiamo a fattor comune le buone azioni e le esperienze positive di alcune imprese per ispirarne altre, in un percorso di miglioramento reciproco e condiviso. Senza dimenticare la sensibilizzazione nei confronti delle aziende associate per la raccolta di dati sui cosiddetti near miss, cioè una mappatura di quegli incidenti che avvengono nelle aziende e che avrebbero potuto comportare un infortunio più o meno grave, poi non concretizzatosi, ma che evidenziano comunque una criticità. E infine, il WHP Workplace Health Promotion: un’iniziativa volta a costruire ambienti di lavoro più sani, inclusivi e attenti al benessere delle persone. È sulla collaborazione e il confronto costante tra parti sociali, istituzioni, enti preposti e imprese che si costruisce un ecosistema produttivo sempre più sicuro e, anzi, in grado di migliorare la qualità della vita delle persone. In questo crediamo che Varese, grazie al contributo di tutti, e di molte aziende all’avanguardia su questi fronti di impegno, rappresenti un importante laboratorio che sta sperimentando sempre nuove strade. Non dobbiamo mai abbassare la guardia e la firma di quest’oggi da parte di Confindustria va letta anche in questo senso».
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