LA SENTENZA
"Sogliano paghi duecento milioni"
La Commissione tributaria regionale riconosce una maxievasione legata all'attività di alcune cooperative. La difesa: ricorriamo in Cassazione

Nuovo colpo di scena nella vicenda della presunta maxievasione fiscale contestata dall’Agenzia delle Entrate a Riccardo Sogliano, ex calciatore ed ex patron del Varese calcio. L’ottava sezione della Commissione tributaria regionale qualche giorno fa ha depositato infatti una sentenza con la quale annulla l’annullamento degli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate di Varese, deciso un anno fa dalla Commissione tributaria provinciale. E uscendo dai giochi di parole, questo significa che Sogliano, ritenuto a capo di una "società di fatto" che tra il 2003 e il 2006 avrebbe intascato i proventi di cooperative attive nel settore della logistica senza pagare le tasse, dovrà saldare ora un "conto" astronomico. Calcolate le tasse non pagate, aggiunte le sanzioni e "condito" il tutto con gli interessi, si tratterebbe, più o meno, di duecento milioni di euro: "Si tratta di un’evasione assolutamente insussistente", ribatte l’avvocato Giuseppe Marra, l’esperto tributarista che difende l’ex calciatore: "Sarà la Cassazione a fare giustizia".
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