TARIFFA DI BACINO
Coinger, l’ora della verità
Nell’assemblea di stasera a Solbiate Arno il faccia a faccia tra i nove comuni “ribelli” e quelli favorevoli al consorzio. Il nodo degli indecisi

Doveva essere un ordinario passaggio della gestione di Coinger, una riunione in cui l’ex consorzio riferisse dell’andamento dell’azienda; un obbligo societario che si è invece trasformato in un possibile faccia a faccia, si deve credere l’ultimo, sul progetto di tariffa puntuale di bacino.
Dalla società intanto nessuna dichiarazione, trapela però ottimismo e la convinzione che tutto sarà deciso come sempre attraverso il voto della maggioranza dei soci.
Più d’un terzo di questi ha chiesto l’inserimento nell’ordine del giorno della richiesta d’un progetto alternativo a quello messo sul tavolo da Coinger: no a misurazione di tutte e tre le frazioni ma solo del sacco viola, e nessun passaggio della gestione finanziaria in capo alla società.
Questa la posizione di nove amministrazioni, Albizzate, Azzate, Bodio Lomnago, Brunello, Buguggiate, Carnago, Cavaria con Premezzo, Mornago ed Oggiona Santo Stefano. Starà a loro prendere la parola, fare una mossa e spiegare la loro posizione questa sera a Solbiate Arno durante l’assemblea.
Come ogni società compartecipata a governare sono i numeri, ed a fare da contraltare ai nove, contrari al progetto come formulato, ci sono coloro che nell’idea di Coinger credono ed hanno già deliberato, e chi ancora nicchia. Fanno parte del primo nucleo Besnate, Casale Litta, Castronno, Castiglione Olona, Cazzago Brabbia, Inarzo, Jerago, Morazzone, Solbiate Arno e Venegono Inferiore. Visto il sostanziale equilibrio, a decidere saranno coloro che non hanno ancora effettuato il passaggio richiesto con l’approvazione del progetto in Consiglio comunale.
Si attende quindi la presa di posizione di Sumirago (che il punto l’aveva presentato in seduta lunedì salvo poi ritirarlo), Gazzada Schianno, Daverio, Vedano, Crosio, Galliate. Non resta quindi che attendere il confronto di questa sera. Nell’ottica di un incontro che potrebbe rivelarsi acceso, ma vuole restare ordinato, le amministrazioni hanno confermato di aver ricevuto una sola indicazione da parte di Coinger: come da statuto può parlare e votare un solo rappresentante per amministrazione.
Dopo le parole sarà il fatidico momento della conta, i soci si divideranno tra chi intende portare avanti il progetto di Coinger e chi crede di poter trovare una soluzione alternativa. La maggioranza scaturita darà impulso alle azioni successive degli attori in campo. Impossibile prevedere per esempio cosa ne sarebbe delle nove amministrazioni più dubbiose qualora non arrivi una controproposta soddisfacente. A parole nessuno ha mai dichiarato di voler seguire le orma di Lozza, uscito dalla società proprio per diversità di vedute sulla tariffa puntuale di bacino, ma una Coinger a due velocità non è mai stata pensata dall’ex consorzio.
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