L’INTERVENTO
Carabiniere arresta due rapinatrici
Il mitare era libero da servizio ma ha catturato le donne subito dopo il colpo all’Iper

Avevano appena "ripulito” qualche scaffale dell’Iper di Solbiate Olona, quando sono state interecttate alle casse.
Nel pomeriggio di ieri, venerdì 15 marzo, un carabiniere della Stazione di Busto Arsizio, libero dal servizio, ha arrestato due giovani rapinatrici al centro commerciale.
Le donne - una è minorenne - sono entrambe di nazionalità rumena, domiciliate a Legnano e pluripregiudicate.
Bloccate da un addetto all’antitaccheggio del centro commerciale mentre tentavano di oltrepassare la barriera delle casse, dopo aver sottratto merce del valore di oltre 200 euro, le due hanno dato vita a una colluttazione. A quel punto è intervenuto il carabiniere libero dal servizio e in abiti civili che, dopo essersi qualificato come appartenente all’Arma, ha tentato d’interrompere il tafferuglio.
Le due rom, nel tentativo di fuggire, si sono però scagliate anche contro di lui, prima di essere immobilizzate e arrestate.
Nel parapiglia è rimasta coinvolta una donna, estranea ai fatti, che si trovava all’interno dell’esercizio commerciale e che ha ricevuto un colpo alla testa.
Sul posto è intervenuta anche la pattuglia dei carabinieri di Fagnano Olona. I contusi sono stati poi trasportati dal 118 all’ospedale di Busto Arsizio dove hanno ricevuto le cure mediche. Il carabinieri è stato dimesso con 10 giorni di prognosi per «ecchimosi da percosse a torace»; la cliente coinvolta è stata dimessa con 10 giorni di prognosi per «ecchimosi ematoma periorbitario destro»; l’addetto alla vigilanza, è infine stato dimesso con 12 giorni di prognosi per «ecchimosi multiple arti superiori», e la probabile frattura di un dito della mano destra.
L’intera refurtiva è stata recuperata e restituita al direttore responsabile dell’esercizio commerciale.
Le donne arrestate sono state infine portate, rispettivamente, la maggiorenne nel carcere milanese di “San Vittore” e la minerrenne all’istituto penale minorile “Beccaria” di Milano.
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