IN TRIBUNALE
Somma Lombardo: rissa per gelosia
Zuffa tra una donna, l’ex marito, il cognato e il nuovo compagno di lei. Il processo: rissa e lesioni

Lei, il nuovo compagno, l’ex marito e l’ex cognato davanti al giudice Francesca Roncarolo per rispondere di rissa e lesioni. L’ennesimo scontro, ma questa volta non per strada e non a suon di botte. È una storia di tradimenti e gelosia quella che si cela dietro alla vicenda approdata l’altro giorno in aula, risalente a giugno del 2019 ma giunta all’apice dopo anni di tensioni, ripicche, querele.
La donna, oggi trentaquattrenne, lasciò il marito nel 2018 e dopo qualche mese si rifece una vita con l’attuale fidanzato, dieci anni più vecchio di lei. Quando l’ex venne a conoscenza della loro relazione iniziò a manifestare qualche risentimento. A detta della giovane avrebbe iniziato a pedinarla, insultarla, minacciarla.
Nel frattempo era stato denunciato per maltrattamenti, sequestro di persona, lesioni ma venne assolto perché il fatto non sussiste: la donna non venne ritenuta credibile dal giudice, soprattutto dopo la deposizione definita in sentenza «contraddittoria e reticente e in ogni caso mancante di riscontri esterni».
Contrasti giudiziari che non facevano che alimentare il clima rabbioso che finiva per contagiare parenti e amici, divisi ormai in due fazioni.
A rendere il quadro ancor più confuso c’erano poi gli ondeggiamenti dell’imputata che, pur avendo un nuovo partner, non disdegnava i revival con il marito (i due tra l’altro hanno una figlia), soprattutto durante il periodo in cui il compagno finì dietro le sbarre. E nonostante il divieto di avvicinamento che colpì l’uomo a seguito delle reiterate denunce.
L’atteggiamento della trentaquattrenne, si legge negli atti del 2019, è descritto «provocatorio e oscillante continuando a frequentare l’ex e ad avere rapporti sessuali».
A giugno di quell’anno ci fu l’incontro casuale tra i due fratelli - assistiti dall’avvocato Tiberio Massironi - e la coppia, difesa dall’avvocato Lucia Gallone. Partirono subito invettive reciproche dopodiché volarono i cazzotti. Con una scarica di botte ben assestati la donna provocò all’ex marito la lussazione della spalla sinistra e la frattura del piede, prognosi trenta giorni. L’ex cognato se la vide con il nuovo fidanzato, entrambi riportarono lesioni, un pugno arrivò anche alla trentaquattrenne che dovette essere medicata per un trauma allo zigomo. Vennero tutti trasportati all’ospedale di Gallarate e nonostante fossero in pronto soccorso e ci fosse la bambina proseguirono con vicendevoli ingiurie.
La rissa scoppiò davanti a un negozio di telefoni, in pieno giorno, in presenza di svariati testimoni. Ma capire chi fosse stato più aggressivo e chi invece avesse prevalentemente subito non fu possibile, anche perché l’attenzione degli spettatori venne attirata a zuffa ormai cominciata. Dunque tutti a processo per chiarire i fatti e stabilire le responsabilità di ognuno di loro. La prossima udienza è stata rinviata all’inizio del 2024.
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